Il Napolista: "Sugli stadi è passata la linea De Laurentiis!"

16.09.2025
06:30
Redazione

"Una figura mitologica aleggia sul mondo del calcio e della politica: è il nuovo commissario per gli stadi. Può fare tutto: progetti approvati in soli 30 giorni, pareri ambientali e urbanistici ignorati, ordinanze che hanno valore di legge. Un dio della burocrazia. Ma pure un fantasma: tutti ne parlano senza averlo mai visto, formalmente esiste da oltre un mese ma nessuno sa chi sia".

Esordisce così un articolo del Fatto Quotidiano che approfondisce la figura del "super-commissario" per gli stadi in vista di Euro32. Per "Il Napolista" la figura del "super-commissario" è la conferma del fatto che sugli stadi in Italia è passata la linea De Laurentiis.

L'articolo del Fatto Quotidiano prosegue:

Ma in cosa consistono questi poteri? Tutto, praticamente: per la realizzazione dello stadio, il commissario (o il sub-commissario nominato di volta in volta, che sia il sindaco del Comune interessato o altri), potrà procedere in deroga a qualsiasi legge (urbanistica, ambientale ecc), con il solo limite del codice penale e delle norme antimafia (e ci mancherebbe altro).

D’ora poi, col commissario mani libere: tutte le amministrazioni competenti avranno soltanto 30 giorni per pronunciarsi (finora erano 45), altrimenti vale il silenzio-assenso. Sono poteri così ampi che i sindaci o i presidenti di Regione, che fin qui si sono trovati a gestire i pochi progetti di “interesse strategico nazionale” avviati, sono costretti a organizzare riunioni preliminari informali, cercando di capire per tempo quale possa essere l’impatto del progetto su tutti i livelli, viste poi le scadenze impossibili da rispettare. Intanto il commissario con licenza d’abbattere non arriva. 

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