Non il modulo, ma l'attitudine: è questa la chiave

17.10.2020
20:00
Gaetano Pantaleo

Napoli-Atalanta, l'editoriale dopo la partita

Un primo tempo sontuoso. Sono bastati 43 minuti al Napoli per archiviare la pratica Atalanta e per lasciarsi alle spalle due settimane di veleni, polemiche, sentenze scriteriate ed enigmatiche ed un silenzio assordante dei piani alti societari. Ci ha pensato uno scatenato Lozano ad aprire le danze con una doppietta con cui ha confermato alcuni dei colpi che ha nella sua faretra: attacco della porta e tiro a giro di precisione chirurgica. Ad arrotondare il discorso al 30' Politano ed al 43' Osimhen, entrambi con tiri da fuori area. Qualità debordante in avanti per questo Napoli. E qui dovrebbero partire le scuse. A Gattuso, perché "questa squadra non può reggere il 4-2-3-1". A Lozano, perché "abbiamo preso un altro Vargas". Alla società tutta, perchè "quest'anno nemmeno in Europa League andiamo".

Il tecnico non ha mollato, ha insistito, contro tutto e contro tutti, ed alla fine ha dimostrato di avere ragione. Al di là di come andrà quest'annata, le prime tre partite sono servite a rendere chiari due concetti. C'è vita anche con il 4-2-3-1. Non è, e non è mai, una questione di modulo. Sta tutto nell'attitudine della squadra e la rosa consegnata nelle mani dell'ex allenatore del Milan sembra metterlo nelle condizioni ideali per mettere in pratica le sue teorie.

Gli ingranaggi giusti per rendere possibile questo macchinario ai limiti della perfezione sono arrivati poi dal mercato. Il primo è Victor Osimhen: è il riferimento offensivo ideale per Gattuso. Lotta come un leone, attacca la profondità, allunga la difesa avversaria, dialoga con i compagni, vede la porta, cosa non di poco conto, e per di più è il vero faro emozionale di questa squadra. Il secondo è Tiémoué Bakayoko. Arrivato a Castel Volturno nell'ultimo giorno di mercato, ha subito fatto chiarezza sulla sua importanza e sul perché è l'uomo giusto al momento giusto. Ha i muscoli, la forza e la corsa fondamentali per reggere un attacco con quattro punte. E per di più ha anche una più che discreta qualità nel far girare il pallone (pur senza picchi qualitativi).

Ogni cosa è al suo posto. Va ripetuto: non il modulo, ma l'attitudine. E' questa la chiave.

Napoli Atalanta Osimhen
Notizie Calcio Napoli