Non cominciamo con le parole grosse

12.09.2021
10:00
Bruno Galvan

Non iniziamo con le solite menate

Napoli calcio - Non cominciamo con le parole grosse! La vittoria sulla Juventus ha confermato come il dono più prezioso, e non acquistabile sul mercato, l'abbia dato Luciano Spalletti a questa squadra: il carattere. il Napoli ha fatto en-plein nelle prime tre giornate di campionato riuscendo però a venire fuori da altrettante situazioni complicate. Con il Venezia sono riusciti a portarla a casa nonostante lo choc del rosso a freddo capitato a Osimhen, a Genova ci pensa il Petagnone di testa a riportare gli azzurri davanti dopo aver subito il pari con sofferenza ed infine ieri Koulibaly ha fatto il resto completando una rimonta che sembrava assai difficile. Napoli è una città umorale, lo dimostrano le critiche pesanti per una gara amichevole tra scapoli ed ammogliati contro il Benevento. C'è chi ha chiesto fino a poche ore prima del calcio d'inizio di ieri alle ore 18 ancora spiegazioni su quel Napoli-Verona divertendosi a tirare fuori la parola complotto e tradimento salvo poi dimenticarsi, dopo il triplice fischio finale di Irrati, che la gara ieri è stata vinta con gli stessi calciatori che avevano floppato l'approdo in Champions all'ultima giornata.

Adesso si esalta Spalletti (dal primo giorno gli avevano dato l'etichetta di spacca spogliatoio annunciando litigi con Insigne), si esalta Anguissa e c'è chi addirittura inizia a parlare di Scudetto possibile. Siamo alla terza giornata d'andata e fare certi discorsi, o parlare solamente di sogno, non solo porta una sfiga da paura ma denota il solito provincialismo di chi crede che battere la Juve possa aprire di diritto le porte del cosiddetto Paradiso. Se Napoli vuole crescere ed uscire finalmente dal solito schema che va dall'esaltazione massima alla distruzione totale al primo passo falso deve iniziare a non lanciare parole grosse e spesso affrettate. Perchè, come diceva Nanni Moretti, le parole sono importanti.

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