Non sarà questa la vittoria della svolta ma c'è nuova linfa

04.02.2024
18:40
Dino Viola

Non sarà la vittoria decisiva che sbloccherà il Napoli sul piano mentale e lo rilancerà di sicuro nella corsa Champions, ma può diventare la partita utile a scoprire nuove energie e nuove idee. Nuova linfa per un Napoli meno prevedibile e meno nostalgico.

I sofferti 90 minuti col Verona hanno messo in evidenza, oltre alle consuete difficoltà, anche novità di non poco conto come lo zampino decisivo di Lindstrom e Mazzocchi nei gol, e la rete di Ngonge. Elementi che mentalmente sono liberi dal fardello dello scorso anno e portano con loro un carico motivazionale di cui tenere considerazione. Una nuova linfa che serve a voltare pagina se verrà poi veicolata da mani esperte. Calciatori con caratteristiche nuove che potrebbero rendere il Napoli meno prevedibile come lo è stato negli ultimi tempi.

E come lo è stato per buona parte del confronto col Verona, capace di chiudersi perfettamente con Montipò sugli scudi. Forse questa prevedibilità l'aveva notata anche il tecnico che si era affrettato ad un doppio cambio, ma la tempistica non è stata delle migliori. Col doppio cambio offensivo nel momento di pressione del Verona, Mazzarri aveva scoperto ancora di più il fianco agli avversari con conseguente gol di Coppola: un 4-2-3-1 con Lindstron, Ngonge, Kvara e Simeone contemporanemente in campo. Ecco, quell'assetto oltremodo offensivo non era l'ideale quando mancavano più di trenta minuti dalla fine sullo 0-0, ma è risultato poi adatto a dar vita alla rimonta partendo dallo 0-1.

Kvara ha poi pensato bene di far esplodere il Maradona con un tiro di rara bellezza ma il campo ci ha riconsegnato anche un 4-3-3 con più difetti che pregi: si è calciato di più in porta ma si è preso ancora gol su palla inattiva. Il centrocampo è in cerca di nuovo equilibri presenti e futuri: Folorunsho nel confronto con Cajuste è parso un gigante. C'è bisogno di nuova linfa, di novità per voltare pagina.

@riproduzione riservata

Notizie Calcio Napoli