Pelillo... nell'uovo - Napoli, subito tre punti per la tregua...

19.08.2018
14:15
Redazione

Buona la prima. Il Napoli relativamente nuovo di Carlo Ancelotti parte con una vittoria importante, su un campo ostico. Espugnato l'Olimpico di sponda biancazzurra

Buona la prima. Il Napoli relativamente nuovo di Carlo Ancelotti parte con una vittoria importante, su un campo ostico. Espugnato l'Olimpico di sponda biancazzurra tra lo scetticismo generale e un clima allo stadio condizionato dalla tragedia di Genova. I tifosi delle curve contrari allo stop mancato del calcio, che diventa sempre più un affare a danno dei valori dello sport. A Napoli lo scontro tra affaristi e calciofili appassionati ha assunto una veste forte nelle ultime settimane. Tuttavia, ci pensa spesso il campo a cacciare via i malumori. Alla squadra il compito di mettere pace tra il tifoso e l'impresario con l'unica via percorribile: il risultato. Ed è andata bene ad Ancelotti e ai suoi, nonostante i timori iniziali. Gli azzurri, infatti, condizionati da un precampionato infelice, hanno affrontato il cambio di registro, dopo i fantastici tre anni con Sarri, contratti e poco lucidi. Tuttavia, il Napoli di Ancelotti non è così lontano da quello del tecnico toscano. Quella capacità di reazione, ammirata spesso negli ultimi anni, è stata la chiave del successo di Roma. Subìto lo schiaffo dal geniale Immobile, favorito da una difesa da registrare, gli uomini di Ancelotti hanno iniziato a macinare gioco prendendo il pallino in mano. Allan è sembrato inesauribile, ma a decidere sono state due giocate di alta fattura tecnica di Lorenzo Insigne. Una perla l'apertura al prezioso Callejon che ha mandato a rete il puntuale Milik, qualcosa di più il tiro a giro del sorpasso. È un Napoli dal baricentro un po' più basso e dai fraseggi meno sistematici del passato. La play station appartiene al passato ma la squadra non rinuncia al palleggio, al possesso finalizzato a tenere in mano le redini del gioco. Il resto lo fanno i singoli, ormai collaudati. Va migliorata la fase difensiva, soprattutto quando si perde palla. La squadra ha perso le distanze in qualche occasione esponendo i difensori alle ripartenze pericolose di Immobile. Il passaggio alla zona mista, da quella pura di Sarri, va registrato anche sui corner, dove sono state concesse due occasioni limpide, tra cui il palo finale di Acerbi che avrebbe cambiato tutto. Ora tocca il suo Milan a Carlo Ancelotti, ma non c'è tempo per il cuore. Napoli chiede una conferma per spingere via i malumori della piazza e gettare acqua sul fuoco che brucia tra il tifoso innamorato e l'impresario disinteressato.

Fonte : di Marcello Pelillo
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