Questo Parma non fa testo, ma le note liete ci sono e come! Adesso Higuain ha un vero e proprio rivale
di Fabio Cannavo (twitter: @CannavoFabio)
Di fronte c'era il Parma. Ultimo in classifica. Ma al Napoli questa vittoria serviva come il pane in vista della sfida di lunedì contro la Juve a Doha. Risultato tondo contro i ducali, due a zero, Prima l'ormai 'solito' Duvan Zapata, poi subito dopo Dries Mertens su rigore, ma sono tante le occasioni sprecate sotto rete dai vari Callejon, Hamsik e Higuain, subentrato al colombiano nel finale di gara. Il Parma era poca roba, le vicissitudini societarie avranno, di certo, distratto i calciatori che, questa sera, hanno dovuto piegarsi a un Napoli più cattivo, più grintoso, un Napoli in crescita. Saranno state le parole di Benitez e De Laurentiis dopo la sconfitta di Milano, sarà che la Supercoppa mette un po' di adrenalina addosso, sarà che stasera ci voleva davvero poco per uscire indenni dallo stadio San Paolo.
NOTE LIETE – Zapata prima di tutto. Il colombiano non smette di segnare, ormai quando Higuain non c’è, Benitez può dormire sogni tranquilli. In panca ha un bomber vero, che fa sentire il suo peso in area avversaria, che se non fa gol fa strano. La sua prodezza è figlia di un corpo a corpo vinto con Paletta, suo marcatore. Il colombiano riceve dalla destra, si gira col difensore aggrappato alle spalle e trafigge Mirante. Benissimo anche Ghoulam, l’algerino ha reso difficile la vita sia a Santacroce che a Rispoli. Roboante quando si spinge in avanti, preciso quando, invece, si tratta di fare la fase difensiva. Miglioramenti anche per la linea mediana, stasera composta da Gargano e Lopez, due tra i più ‘corretti’ tatticamente. Sempre a ridosso della difesa, poche distrazioni.
Adesso tutta l’attenzione alla sfida di lunedì. Chissà il cuscino cosa consiglierà a Benitez, chissà se in campo ci andrà Marek Hamsik o Jonathan de Guzman. I dubbi sono tanti, il count down è partito. Per Doha meno tre giorni.
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