Giovanni Di Lorenzo, terzino della SSC Napoli
Giovanni Di Lorenzo, terzino della SSC Napoli

Perché Di Lorenzo è il terzino perfetto per questo Napoli

16.08.2019
11:00
Simone Guadagno

Giovanni Di Lorenzo è a tutti gli effetti il terzino perfetto per la SSC Napoli di Carlo Ancelotti. Perché? Scopriamolo.

Giunto tra gli scetticismi della tifoseria azzurra, sempre concentrata sul grande nome e sul ricco palmares, Giovanni Di Lorenzo ha già messo in mostra qualità importanti. Il laterale della SSC Napoli, arrivato in azzurro per una cifra intorno agli 8 milioni di euro, ha dimostrato di avere spalle larghe e personalità da vendere.

CHI È GIOVANNI DI LORENZO Nato a Castelnuovo di Garfagnana il 4 agosto del 1993 sotto gli auspici degli dei, visto che il piccolo paesino in provincia di Lucca conta poco meno di sei mila anime, ha iniziato a calciare il pallone proprio nelle fila delle giovanili della Lucchese, prima di approdare alla Reggina, al Cuneo e poi al Matera. Curiosità: ha iniziato la sua carriera come attaccante, assicurandosi addirittura il soprannome di un grande centravanti come Gabriel Omar Batistuta: tutti lo chiamavano Batigol, almeno prima di essere poi spostato sulla linea difensiva. La svolta arriva, puntuale, nell'estate del 2013: firma sul contratto con l'Empoli del patron Fabrizio Corsi e subito pilastro inamovibile del reparto difensivo del club toscano. 

Il 23 aprile 2018 sigla la sua prima rete in serie cadetta, nella vittoria per 4-2 sul campo del Frosinone. A fine stagione viene promosso in massima serie. Il 19 agosto successivo esordisce in Serie A nella vittoria per 2-0 ai danni del Cagliari, squadra contro cui nella partita di ritorno, il 20 gennaio 2019, segna la sua prima rete in massima serie, ripetendosi poi la settimana dopo nella sconfitta interna contro il Genoa per 1-3. Ha terminato la stagione, nonostante la retrocessione dei toscani, in maniera positiva con 5 reti in 37 partite.

Proprio al termine dell'ultima stagione risulterà essere uno dei difensori più coinvolti in azioni da goal per quanto concerne realizzazioni ed assist per i compagni di squadra.

E, probabilmente, proprio questa caratteristica sarà propiziatoria per il trasferimento alla SSC Napoli di Aurelio De Laurentiis e Carlo Ancelotti.

Cristiano Giuntoli e Giovanni Di Lorenzo al momento della firma sul contratto

Lo scorso 7 giugno passa uno di quei treni che nella vita proprio non si possono perdere: la chiamata del patron dei partenopei e di Cristiano Giuntoli, la firma sul contratto azzurro e la promessa di tenersi per mano per le successive cinque stagioni.

"Sono felice di questa mia nuova avventura in un club prestigioso come il Napoli".

Queste le sue dichiarazioni al momento del trasloco in maglia partenopea. E, d'altronde, come biasimarlo: Napoli, col tempo, si sta confermando realtà internazionale, con attestati di stima provenienti da tutto il Vecchio Continente.

Nemmeno un mese e subito in gruppo, agli ordini di mister Ancelotti: preparazione estiva a Dimaro-Folgarida da urlo, subito in campo nelle prime uscite amichevoli e già gli applausi della tifoseria.

PERCHÈ È PERFETTO PER QUESTO NAPOLI Semplice dire che il calciatore è ottimale per l'allenatore per voglia di dimostrare e di far bene. Più complesso, o forse no, inquadrarlo nei tatticismi di Re Carlo e Davide. Tutto nasce dalle ipotesi di schema che il Napoli utilizzerà nella stagione imminente: è un 4-4-2 o un 4-2-3-1? Anche qui la risposta è duplice: forse sì, forse no.

L'abbiamo visto tutti, addetti ai lavori e tifosi: Di Lorenzo ha rubato l'occhio sin dalle prime battute tra le Dolomiti del Trentino-Alto Adige. Più che altro, però, si è saputo inserire a pieno nel gruppo azzurro e nei piani tattici della squadra.

Acquisto coordinato, il suo, con quello di Kostas Manolas, roccioso difensore proveniente dalla Roma. Qualcuno si chiederà il perché, quindi rispondiamo pure. Carlo Ancelotti, in attesa dell'arrivo in gruppo di Kalidou Koulibaly, ha provato diverse soluzioni difensive: difensori centrali fermi in pianta stabile dinanzi al portiere e terzini molto alti; due difensori centrali fermi sulla linea di difesa, accompagnati da solo uno dei due terzini, mentre l'altro intento a spingere ed accompagnare la manovra offensiva. Una sorta di difesa a tre, in fase di possesso palla, per intenderci meglio. Utile, soprattutto, in fase di spinta, Di Lorenzo, viste le sue caratteristiche offensive, è fondamentale anche per le azioni da gol: spinta sulla fascia destra, fino alla linea di fondo, ed ottima precisione nell'imbeccare con i cross al centro gli attaccanti presenti in area di rigore. 

Giovanni Di Lorenzo in ritiro a Dimaro Folgarida

"Spero di ripagare la fiducia [...] se la società ha deciso di investire su di me allora devo impegnarmi per vincere qualcosa".

Presupposto migliore di questo? I tifosi lo coccolano, Ancelotti intanto continua a plasmarlo...

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a cura di Simone Guadagno.

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