"Uomini deboli, destini deboli"

24.04.2022
19:00
Alessandro Marrazzo

Il Napoli crolla ad Empoli dopo essere andato sul doppio vantaggio. Non accadeva da tantissimi anni di essere rimontati in questo modo, disastroso finale di gara ad Empoli

Difficile, per non dire impossibile, commentare Empoli-Napoli da un punto di vista tecnico o tattico. 
Ci sarebbero potuti essere mille modi per dire addio ad ogni tipo di velleità scudetto, e il Napoli ha scelto probabilmente quello più assurdo.

Napoli di Spalletti senza personalità

Un harakiri senza alcun senso, a cui non si può concedere nessun tipo di attenuante.

Vengono in mente le parole di uno Spalletti stizzito al termine di Lazio-Napoli, quando i tre punti acciuffati oltre il novantesimo dagli azzurri, avevano fatto gonfiare il petto all'allenatore del Napoli ai microfoni della stampa contro giornalisti e tifosi che parlavano di una squadra senza carattere.

Caro Spalletti, sembra evidente che questa squadra, non è che non abbia personalità, ma che non sappia proprio cosa sia.

La partita di oggi ne è la più lapalissiana delle dimostrazioni.

Contro un Empoli che non vinceva in campionato dalla partita del Maradona proprio contro gli azzurri, Spalletti decide di schierare la formazione votata dai telespettatori. Un po' come succedeva anni fa su Italia uno, quando Ciccio Graziani allenava il Cervia e il televoto aveva stabilito che Moschino e Sossio Aruta avrebbero dovuto giocare assieme. Così Spalletti, è 'costretto' a schierare Mertens e Osimhen dal primo minuto, e il Napoli gioca malissimo. A tratti l'Empoli domina, ma gli azzurri vanno sul 2-0 con due giocate estemporanee.
Sembra che tutto vada per il verso giusto...sembra...Inutile sprecare inchiostro per scrivere la fine della tragedia.

"Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli", niente riassume meglio quelle che possono essere le ambizioni di questo Napoli, delle parole rese celebri dal suo allenatore anni fa.

Un ritornello che immaginiamo scritto a caratteri cubitali negli spogliatoi di Castel Volturno, pur di farla entrare quotidianamente a contatto con le sinapsi degli azzurri. Una frase trita e ritrita, magari con l'utilizzo di sinonimi rinfrescanti, ripetuta in ogni benedetta conferenza stampa pur di provare a far cacciare gli attributi ad una squadra zeppa di talento.

Tentativo palesemente vano. 

Il Napoli pareggia in casa con la Roma che ne prende tre a San Siro contro un Inter che VOLEVA vincere.
Il Napoli perde in casa con la Fiorentina che crolla all'Arechi contro una Salernitana che VOLEVA vincere.
Coloro che ipotizzano che chiunque venga al Maradona si giochi la partita della vita per poi andare a fare la vittima sacrificale su altri campi, sono i tifosi perfetti per una squadra di questo temperamento.

Questo Napoli è vittima dell'ipocrisia biblica del vedere la pagliuzza negli occhi altrui e non accorgersi della trave infilzata nei suoi.

Questo Napoli è debole...come il suo destino.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Notizie Calcio Napoli