De Napoli: "De Laurentiis e Ferlaino, i due opposti. Nel mio Napoli parlavano Allodi e Moggi. Alemao regalava Bibbie. Su Ancelotti a Reggio, Trapattoni e Maradona..." [ESCLUSIVA]

20.11.2019
19:30
Fabio Cannavo

Fernando De Napoli, ex calciatore del Napoli, parla a CalcioNapoli24 in esclusiva e racconta aneddoti riguardo Ferlaino, Ancelotti, Moggi, Alemao, Ancelotti, Trapattoni e Maradona

Ultimissime calcio Napoli - Ha vinto praticamente tutto col Napoli di Ferlaino, poi il passaggio al Milan di Berlusconi e Galliani per poi terminare la sua carriera con la maglia della Reggiana. E' l'unico calciatore italiano ad aver disputato un Mondiale con la maglia dell'Italia da atleta dell'Avellino, ha conosciuto il primo Ancelotti allenatore. Fernando De Napoli è l'ospite della settimana di CalcioNapoli24.it, in vista della gara di sabato tra Milan e Napoli. Queste le sue dichiarazioni in esclusiva:

De Napoli

Chi fu il primo a chiamarti Rambo? "Furono i tifosi, i tifosi dell'Avellino. Mi videro e mi diedero questo soprannome".

Un avellinese al mondiale dell'86. Che effetto fa? "Fu una grande soddisfazione per la città di Avellino, avevo ventanni, ero giovanissimo. Però mi dispiace che nessuno ci sia più riuscito". 

Nelle ultime settimane si cerca un colpevole del momento no del Napoli. E' vero che nello spogliatoio servono dei leader? "Assolutamente sì, il nostro leader era Diego Maradona, quando veniva ad allenarsi. Però era uno che parlava poco con la società. Quelli che lo facevano erano Bagni, Ferrario, Garella e Bruscolotti. Io ero tra i giovani di quel Napoli".

Era così differente il Maradona di campo da quello fuori campo? "In campo era un fenomeno, fuori dal campo ancor di più. Persona buona, disponibile, sempre pronto ad aiutarti. Le cose che ha fatto  fuori dal campo restano cose sue". 

Careca, Cavani, Higuain. Mettili in classifica. "Mi metti in serissima difficoltà. Do sempre qualcosa in più a Careca perchè l'ho avuto come compagno di squadra, ma Cavani ed Higuain erano e restano fortissimi. Careca ha vinto, gli altri due no. Quindi Careca al primo posto". 

Ferlaino e De Laurentiis, trova le differenze. "Non ho conosciuto De Laurentiis, ma secondo me va solo ringraziato  per ciò che sta facendo. Ferlaino è l'opposto, parlava poco alla stampa. Parlavano solo Allodi e Moggi". 

Che personaggio era Alemao? "Formidabile, all'inizio voleva sempre stare in compagnia, uscire con noi ed andare in giro. Poi diventò molto devoto e religioso e mi dissero, quando giocava nell'Atalanta, che iniziò a regalare bibbie".  

Chi ti volle al Milan? "Tutti, da Berlusconi a Galliani passando per Fabio Capello. Purtroppo però arrivai infortunato, mi ruppi il ginocchio subito. Per giocare al Milan dovevi stare al top, ed io invece..."

Boban, Donadoni, Gullit, Rijkard, Van Basten, Savicevic e Papin. Il più forte con cui tu abbia giocato? "Maldini. La forza di Maldini e Baresi era eccezionale".

Hai mai avuto qualche alterco con Capello? "No, mai. Diciamo che non ne ho mai avuto modo per il fatto che fossi sempre infortunato". 

Sei stato allenato da Ancelotti alla Reggiana. Che allenatore era all'epoca? "Lo conobbi in nazionale ai Mondiali in Messico. Ha vinto tutto da calciatore, era un mostro. Da allenatore lo ritrovai molto in gamba, aveva molto tatto e riusciva ad entrare in empatia con tutti i suoi calciatori. Perciò sono fiducioso sul momento del Napoli, sicuramente si riprenderanno". 

Paulo Futre, campione portoghese. Ti aspettavi di più quando arrivò in Italia? "Si fece male subito, che sfortuna! Dopo una sola partita a Reggio Emilia. E' stata sfortuna la sua, credetemi". 

Passiamo alla tua esperienza al Cagliari. Un aneddoto su Trapattoni. "Urlava sempre, sempre. Urlava e fischiava (ride ndr.). In allenamento era sempre molto concentrato. Urlava e fischiava".

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