ESCLUSIVA - Jorge Andrade: "Senza Higuain cambia tutto! Portogallo incantato dal Napoli, Grimaldo è il nome giusto. Che risate con i napoletani bianconeri, un consiglio per Milik e Ghoulam..."

30.11.2017
17:00
Pasquale Cacciola

Poco più di 24 ore alla gara dell'anno, un solo piccolo dubbio di formazione: Mario Rui o Christian Maggio. Perché lì, a sinistra, c'è ormai da un po' un vuoto profondo lasciato da un titano. Uno stacanovista, un calciatore che atleticamente a Castel Volturno è considerato secondo soltanto a quell'Edinson Cavani da sempre ritenuto un mostro. E Faouzi Ghoulam, poco prima dell'infortunio, si confermava su ritmi impressionanti anche sul piano calcistico. Il secondo pesante crack della stagione, dopo quello già drammatico di uno sfortunatissimo Arkadiusz Milik. Di infortuni seri ne sa qualcosa Jorge Andrade, ex difensore della Juventus che ha vissuto un vero e proprio calvario in carriera, intervenuto in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli24.it:

Napoli-Juventus, è arrivato il momento della verità...

"Penso che quest'anno il Napoli sia diventata una squadra più forte e continua, gioca bene ed è difficile affrontarla. Sta riscrivendo la storia a suon di numeri e record, senza parlare poi del gioco spettacolare che esprime: hanno fatto davvero un lavoro enorme. Vediamo domani cosa succederà, anche perché probabilmente Higuain non ci sarà. Se confermata l'assenza, cambia tutto. Vero che le alternative non mancano, ma Allegri deve riorganizzare i suoi e l'assenza di un giocatore come il Pipita in una partita così si fa sempre sentire. Detto questo, la Juve resta la Juve e ha comunque chance prendere un punto o addirittura vincere. Potrebbe avvicinarsi al Napoli domani, il che renderebbe il campionato più interessante...". 

Corsa scudetto, c'è chi parla di una Juve tagliata in caso di sconfitta... 

"E' presto, troppo presto per dirlo. Ci sono ancora tante partite davanti, non è nemmeno finito il girone d'andata. Nulla sarebbe compromesso in caso di sconfitta, è una gara non è decisiva in tal senso". 

Come è visto il Napoli in Portogallo? 

"C'è grande ammirazione, qui tutti sanno che il Napoli gioca benissimo. Anche perché proprio lo scorso anno affrontò il Benfica in Champions League, vincendo 4-2 all'andata e 2-1 al ritorno a Lisbona. Al San Paolo in particolare fu una partita fantastica con un gioco super veloce e spettacolare. In Portogallo tutti parlano bene della squadra di Sarri". 

Lei a Napoli però è stato solo una volta, anche rapidamente...  

"Sì, per il Trofeo Birra Moretti. Non l'ho vista bene purtroppo e siamo andati via velocemente. Ma di sicuro la conoscerò appena ne avrò l'opportunità. Mi incuriorisce tra l'altro, perché mi piace tanto lo spirito dei napoletani e come la città vive la squadra. Gente calda, davvero bello...".

Di napoletani però ne ha conosciuti, nella sua Juve ce n'erano diversi

"Sì, è vero. Tutte persone fantastiche, allegre. Criscito, Palladino, Nocerino e il campano Molinaro. Andavamo sempre insieme a pranzo, ci divertivamo un sacco. Lì al ristorante c'era un signore con cui scherzavamo spesso, che risate quando una volta ci raccontò che quasi prese fuoco a letto poiché fumava steso. Ogni giorno lo prendevamo di mira per questa cosa, davvero che risate con i napoletani". 

Napoli-Juventus 3-1 e Napoli-Juve 2-1: i risultati al San Paolo nei due anni in cui ha vestito il bianconero, ma lei non c'era

"Sì, stavo recuperando. Era il periodo in cui la Juventus doveva andare velocemente in Champions dopo la Serie B. Il Napoli anche aveva un'ottima squadra, c'erano giocatori bravi come Lavezzi, Zalayeta e il primo Hamsik. E' stata una squadra davvero bella, il Napoli in quello stadio ha sempre una marcia in più". 

Ora in azzurro c'è Mario Rui, un suo connazionale che sogna la maglia del Portogallo

"Attualmente è dura prendere posto nella nazionale portoghese come terzino, ci sono giocatori davvero interessanti. Ma è chiaro che, giocando in una grande squadra come il Napoli, può ambire a questo obiettivo. Ma sicuramente deve aspettare un po'...".

Milik-Ghoulam,  un suo consiglio...

"Dopo infortuni del genere i giocatori devono rimanere tranquilli. Un calciatore deve sempre essere col gruppo, seguire la squadra alle varie partite e prendere agli allenamenti. Non deve isolarsi, anche perché oltre a un aspetto psicologico è utile per reinserirsi subito appena avrà recuperato. Affinché non si perda entusiasmo e fiducia, deve esserci un buon lavoro anche da parte del gruppo e della società. Questi giocatori vanno coccolati, seguiti. Per esempio la Juventus mi portava comunque in trasferta quando ero indisponibile e per me era importante. Questa è una cultura che ogni club dovrebbe avere. Se si fa tutto ciò che si deve, i giocatori rientrano anche più forti di prima". 

Intanto per l'out mancino il Napoli guarda in Portogallo, piace Grimaldo... 

"Per quanto sto vedendo nel Napoli, sarebbe sicuramente il giocatore giusto. Scuola Barcellona, gioca bene in attacco ma anche in difesa dà il suo grosso contributo. Se non andrà al Napoli, andrà in un'altra big. Lo scorso anno ha avuto piccoli infortuni che non gli hanno permesso di avere quella continuità che tutti ci aspettavamo, ma quest'anno sta bene e si vede". 

Chiudiamo il cerchio tornando a Napoli-Juventus: il suo pronostico

"Quando due grandi squadre giocano, è sempre una gara da tripla. In genere quando si gioca un derby, tipo come può essere considerato questo match, chi è dietro in classifica fa sempre meglio dell'altra squadra. Da una parte la grande motivazione di avvicinarsi o scavalcare l'antecedente, dall'altra può subentrare paura per chi è davanti: se nella squadra che guida manca un po' di serenità, può essere un problema".

di Pasquale Edivaldo Cacciola

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