ESCLUSIVA - Cuffa: "Diawara assurdo, vi racconto quella volta che gli urlai addosso negli spogliatoi. A Napoli è successa una cosa impressionante. Su Higuain..."

21.11.2016
21:40
Marco Lombardi

di Marco Lombardi - twitter: @marcolombardi24

E' una delle rivelazioni di questa stagione del Napoli. Dal momento del suo esordio, Amadou Diawara ha preso le redini del centrocampo del Napoli quasi scalzando Jorginho dal ruolo di centrocampista centrale titolare. Per scoprire qualcosa in più sulle origini calcistiche del giovanissimo azzurro, la redazione di CalcioNapoli24.it ha contattato chi ha giocato con Diawara fianco a fianco nel centrocampo del San Marino: Matias Cuffa, ex bandiera del Padova e attualmente alla Viterbese. Ecco le sue parole: 

Cosa ti viene in mente se ti dico Amadou Diawara?

"Ho giocato con lui per 6 mesi quando eravamo al San Marino Mi ricordo che era un ragazzo molto disponibile, con molta fame in campo. Lo vedevi anche in allenamento, andava sempre a 1000 all'ora e non si fermava mai. Era irruento. Era forte già all'epoca, è cresciuto tantissimo e sono stati tanto bravi i dirigenti del San Marino a coccolarlo in quella squadra, era il più giovane ed era aiutato da tutti loro. Sono molto contento che stia facendo questa carriera, la sua forza è la personalità, l'impatto che ha avuto a Napoli, pronti via, senza nessun problema è impressionante".

Come si comportava fuori dal campo?

"Stava sempre con la sua famiglia, lo vedevi sempre con loro. E' un ragazzo umile e tranquillo, lo portavano avanti e indietro dagli allenamenti fino a casa, lo coccolavano sempre, è stato anche questo a farlo crescere bene". 

Gli avevate dato un soprannome voi compagni? 

"Non aveva soprannomi particolari, gliene avevamo dato uno, ma è facile intuire di quale si tratti. Ricordo che era uno che parlava poco".

Un episodio che ti ricordi della vostra esperienza insieme?

"In allenamento entrava sempre fortissimo durante gli interventi, era assurdo. Ricordo che negli spogliatoi fui io stesso ad avere un dibattito con lui più volte. Gli urlavo: "Oh devi andare piano!", si vedeva proprio che aveva fame di arrivare al calcio che conta. Sono molto contento, io ero uno dei più grandi e ci ho discusso con lui più volte. E' una forza della natura impressionante".

Cosa ti ha impressionato più di lui?

"Mi ricordo che dopo la prima partita che ha giocato, c'erano tanti a seguirlo. Sembrava che giocava da una vita per la personalità e la forza che aveva, ha una forza fisica impressionante. Una cosa assurda per i 17 anni che aveva, tutti gli avevano già messo gli occhi addosso. La categoria superiore poi ti aiuta a migliorare". 

 Pogba, Vieira, Yaya Toure: tu a chi lo paragoneresti? 

"E' troppo presto per paragonarlo a qualcuno, fatelo crescere. Penso che Sarri e gli altri allenatori che ha avuto lo hanno aiutato tantissimo. Al Bologna è andato e ha giocato subito, idem al Napoli, più fiducia di questo... Lo fanno sentire importante, può migliorare tantissimo". 

Da buon argentino, segui anche tu il Napoli? 

"Seguo molto il Napoli, inoltre quando ero a Padova ho giocato contro alcuni giocatori del Napoli attuale tra cui Insigne. Fa sempre piacere vedere questi giocatori".

Che ne pensi di Higuain e le numerose critiche ricevute in patria? 

"Sta attraversando un momento brutto, si porta dietro questi gol sbagliati nelle finali tra Copa America, Mondiale e tanto altro. Lo stanno criticando dovunque, un grandissimo attaccante. Sul tradimento al Napoli? Faceva parte del progetto azzurro, poi ha fatto questa scelta ma io non entro nel merito". 

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