ESCLUSIVA - Lavezzi-Napoli, la genesi della pazza idea: spunta l'intermediario della trattativa, Al-Khelaïfi non dimentica il 'torto' di De Laurentiis. Si vocifera che il Pocho...

29.12.2014
17:48
Redazione

Possibile ritorno in Italia. La pazza idea nata qualche settimana fa, una bomba deflagrata nelle ultime ore. Pocho-Psg ai titoli di coda. A Guingamp probabilmente l'ultima apparizione con la casacca transalpina. Sostituito subito dopo aver ricevuto un giallo Lavezzi non stringe la mano al suo tecnico e s'invola dritto negli spogliatoi. Natale per riflettere, poi la decisione finale: lasciare Parigi.

Il club di Nasser Al-Khelaïfi l'ha reso ricco e circondato di tanti campioni, ma al Parco dei Principi non si è mai sentito a casa. L'affetto non si compra, quell'affetto che solo Napoli gli ha saputo dare. Panchina, poi fiducia a tempo e sostituzione da protocollo. Il rapporto con Laurent Blanc non è mai decollato. La rottura inevitabile. Confronto con l'agente Alejandro Mazzoni, poi l'ultimo capriccio: disertare il ritiro in Marocco. Un braccio di ferro che ricorda tanto quello del 2008-09, un'estate infuocata ricca di indiscrezioni, ultimatum e smentite.

In cabina di regia oltre all'agente del Pocho c'è Pierpaolo Triulzi, l'agente di successo che ha fatto la fortuna di Edinson Cavani, portandolo prima in Italia e poi in Francia a cifre da capogiro, e che negli ultimi mesi ha preso in procura Iturbe e Dybala. Napoli è rimasta nel cuore anche a lui, ma trattare con la proprietà del Qatar non è cosa facile. Dai primi sondaggi con la dirigenza non filtrano notizie positive. Lavezzi, salvo un clamoroso colpo di scena, lascerà la Ligue 1 soltanto a titolo definitivo, prezzo fissato sui 10 mln. Una cifra che difficilmente il club azzurro metterà sul piatto, seppur consapevole che il ritorno del figliol prodigo a Castelvolturno ridarebbe entusiasmo ad una piazza depressa per le tante promesse disattese.

Napoli-Psg si sono affrontate al San Paolo lo scorso agosto, come da contratto. Una gara amichevole ritardata di 12 mesi e disputata in uno stadio gremito e diviso tra applausi e fischi per due idoli andati via in maniera traumatica e completamente diversa. Un incontro che non è servito, però, a calmare la 'furia' araba nei confronti di De Laurentis. Pomeriggio del 16 luglio 2013, sala stampa sold out per la presentazione ufficiale del Matador con la nuova maglia. Giornalisti da tutto il mondo, diretta su Beinsports e via streaming, inizio previsto per le 16.30. Passano i minuti, gli animi si surriscaldano e non si capisce il motivo del ritardo che viene svelato dall'addetto stampa soltanto alle 18.10: "Le ragioni sono legate al via libera del Napoli arrivato solo in questi minuti".

De Laurentiis pretese tutte le dovute garanzie bancarie, 67 mln cash senza un centesimo di sconto. Al-Khelaïfi pur di chiudere la trattativa versò anche l'intero contribuito di solidarietà a tutti i club che avevano formato il giovane bomber della Celeste, dal Salto fino al Palermo. Uno sfizio da oltre 150 mln di euro, tra costo cartellino e ingaggio. Ecco perchè l'ipotesi prestito oneroso di Lavezzi al Napoli appare impraticabile, gli arabi faranno molta fatica a dimenticare il 'torto' ricevuto. Intanto si vocifera che il Pocho abbia già manifestato ad alcuni amici napoletani il desiderio di ritornare al più presto in azzurro. Ma i matrimoni si fanno in due, anzi in tre: Ezequiel, Aurelio e Nasser... Seguiranno aggiornamenti

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