FOTOGALLERY - Napoli, l'incredibile storia di un tifoso di New York: cimeli unici, un museo personale e la prima firma di Maradona!
E' la fantastica storica di un partenopeo che ce l'ha fatta. Alessandro Gajano, dal Vomero al prestigioso incarico da tesoriere del Banco do Brasil di New York.
Alessandro è un tifoso doc e non perde mai una partita degli azzurri. Negli Usa guarda le partite in televisione e quando gli impegni professionali glielo consentono si organizza per trascorrere un lungo weekend a Napoli, ovviamente con partita. Succede soprattutto quando in agenda ci sono riunioni o convegni in Spagna, Londra o a Francoforte. E' riuscito persino a convincere sua moglie ad andare a due partite durante la nostra luna di miele negli anni d'oro di Maradona.
Un modo per rimanere legato alla sua terra e coltivare la passione per il Napoli l'ha trovato diventando un collezionista di oggetti, maglie e gadget della sua squadra del cuore. Un piano della sua villetta è completamente dedicato a foto, maglie dei calciatori, scarpe, gagliardetti, palloni autografati. etc. Uno dei pezzi pregiati è sicuramente la tuta di allenamento indossata del Pibe de Oro nell’anno del secondo scudetto oltre a libri unici sulla storia del Ciuccio.
Alessandro ha messo in piedi in trent'anni un vero e proprio museo con tanti altri cimeli di calcio. A Dubai l'incontro con Fabio Cannavaro, in Spagna l'acquisto di un calciobalilla fatto a mano e riadattato con le magliette del Napoli, in Uruguay una medaglia celebrativa del primo Mondiale che fu data ad ogni giocatore partecipante. Nella collezione anche palloni, maglie e scarpe autografate da Ronaldo, Ronaldinho, Pelè. Un hobby iniziato quando Dino Zoff gli firmò la sua foto con la coppa del mondo nel 1982. Il pezzo forte in assoluto, però, è il dollaro firmato da Diego Armando Maradona nel corso della trans-atlantic challange cup nel 1984. In quel torneo (guarda le foto in allegato) c'erano Cosmos, Barcellona, Udinese e Fluminense. Ma quella non era una firma qualsiasi, perchè erano i giorni in cui un'intera città sognava il suo arrivo in azzurro. In quel caso Diego confessò a Gajano che da lì a poco avrebbe chiuso l'accordo con Ferlaino, circa un mese dopo il 30 giugno. Immaginate una soffiata del genere ai tempi dei social?
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