Lacrimini: "Firmai il contratto col Napoli quasi da ubriaco. Il mio mancino ce l'hanno in pochi oggi, se fossi nato qualche anno dopo..." [ESCLUSIVA]

05.01.2021
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Fabio Cannavo

Luca Lacrimini, ex difensore di Napoli e Frosinone, ha rilasciato un'intervista a Speciale Calciomercato, in diretta su Calcio Napoli 24 Tv. L'ex esterno mancino...

Durante lo Speciale Calciomercato, in diretta su Calcio Napoli 24 Tv, è intervenuto Luca Lacrimini, ex difensore di Napoli e Frosinone

Guido Baldari (addetto stampa Napoli) e Luca Lacrimini. 

"Io come Di Marco? Lui è più bravo di me, è in Serie A (sorride ndr.). Ghoulam non è mai più tornato quello di prima dopo gli infortuni e lo vedo ancora in grandissima difficoltà. Emerson Palmieri? Sarebbe un lusso per il Napoli vedendo i nomi che circolano in quel ruolo. Mario Rui nelle ultime settimane l'ho visto in difficoltà, ma ha dimostrato di saper far bene in questi anni. E' normale che, senza avere alternative e con tutte le competizioni che ci sono, chi gioca in quei ruoli può avere dei problemi. Se il Napoli recuperasse tutti al 100% non vedo l'esigenza di dover comprare per forza qualuno. Se dovessi prendere qualcuno lo prenderei nella zona centrale della difesa perchè ho visto qualche problemino in quel reparto. Dopo la partenza di Albiol ci sono stati dei problemi, anche Koulibaly ha beneficiato dello spagnolo. Oggi il calcio è cambiato, quando giocavo io non bisognava per forza cominciare a giocare dal portiere, ma oggi è così anche se non tutti sono all'altezza. Una volta, quando c'erano delle difficoltà, si lanciava lungo. Il mio approdo al Napoli? Fa ridere quel momento. Giocavo a Sangiovanni da sei mesi e mi richiesero diverse squadre di B e la Fiorentina in A. Sapevo che sarei andato via a gennaio, ma non sapevo dove, giravano diverse voci tranne quella del Napoli che era quella che da almeno due mesi mi aveva già comprato. Ricordo che era il 29 di dicembre, c'era la sosta natalizia ed andammo a fare serata coi miei compagni a Firenze. Quella sera esagerai con l'alcool, non ero proprio sobrio. Io giorno dopo mi svegliò alle 8 del mattino il presidente della Sangiovannese e mi dice 'Preparati che tra un'ora firmi il contratto col Napoli'. Non capìi se si trattava di quel goccino di alcool che bevvi in più oppure era vero. Prima di partire cominciò a nevicare e chiusero l'autostrada che avrei dovuto imboccare, fu un viaggio incredibile. Firmai il contratto con Marino che mi disse 'Prendi le cose essenziali e stasera, entro mezzanotte, devi essere a Castel Volturno'. Per cui io mi trovai da quella serata pazza coi miei compagni a firmare il contratto col Napoli. Sì, arrivai a Napoli praticamente quasi ubriaco (scherza ndr.). La sera del 30 dicembre, alle 23.45, mi trovavo a Castel Volturno, mi accolsero Reja e Marino dicendomi che il giorno dopo avrei dovuto fare l'allenamento col Napoli. Il viaggio per venire a Napoli fu un'Odissea di telefonate, mi fermai a Frosinone a comprare un'altra batteria del telefono perchè la mia era morta. Napoli è stato un regalo alla mia carriera, però con un pochino di fortuna in più, vedendo il calcio di oggi dico che se fossi nato qualche anno dopo avrei fatto più strada. Il mio mancino in C ce l'avevano pochi, a volte mi prende lo sconforto quando vedo un terzino arrivare sul fondo senza sapere crossare". 

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