L’ex arbitro Iannone: "Il contatto Theo-Bakayoko è da rigore, il contatto non è falloso solo per Pasqua! Su Hernandez-Osimhen..." [ESCLUSIVA]

15.03.2021
13:20
Redazione

Episodio Theo-Bakayoko, parla l'ex arbitro Iannone

L’ex arbitro Antonio Iannone è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

“Il contatto Theo Hernandez-Bakayoko? La giocata del calciatore del Napoli in area di rigore è punibile con il calcio di rigore, ma c’è un elemento chiaro ed inequivocabile che supporterebbe la decisione: Bakayoko colpisce da dietro l’avversario, correndo dei rischi per poter giocare la palla. Quell’intervento se non è finalizzato a prendere il pallone, inevitabilmente porta al contatto falloso.

Il VAR Mazzoleni, visto che l’azione vede l’arbitro Pasqua mal posizionato, invita il fischietto a riguardare l’azione e di fronte al video ha fatto rafforzare una decisione a mio avviso discutibile. L’arbitro Pasqua ha percepito l’entità del contatto, il VAR no e fotografa il fatto che un contatto ci sia o meno, ed è un episodio per invitare l’arbitro a vedere il video. Il peccato originale di Pasqua è nel valutare male l’entità del contatto: se apprezzasse meglio l’impossibilità di Bakayoko nell’intervenire sul pallone, ne capirebbe l’entità. Pasqua non lo valuta falloso, ma un contatto di gioco. Decisione discutibile per me, a dirla tutta.

Theo Hernandez su Osimhen? Un intervento al limite, ma diventa figlio e frutto di una gestione tecnica da parte dell’arbitro: se si stabilisce un criterio e si fissa l’asticella tra contatto e contatto falloso, i giocatori in campo stabiliscono il metro di giudizio e capiscono dove va. Altrimenti si genera confusione, a cui poi metti agonismo, ritmo ed intensità e si arriva a contrasti del genere.

Cristiano Ronaldo e Cragno? A velocità naturale non si coglie l’intervento di anticipo sul portiere, si può apostrofare come gioco pericoloso: se invece lo andiamo a rivedere, è un intervento da cartellino rosso perchè Ronaldo cerca l’anticipo non sul giocatore ma sul portiere, il quale ha tante possibilità di giocare prima il pallone. Cristiano decide di correre dei rischi, se prende il pallone parliamo di altro ma il portiere rischia l’incolumità: la giocata, se non finalizzata, è da rosso”

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