Stadio Maradona, il cons. Simeone a CN24: "De Laurentiis parla, ma i progetti dove sono? Ecco cosa deve fare il Napoli per avere l'uso esclusivo"

08.02.2024
13:00
Redazione

Stadio Maradona, la risposta del Comune a De Laurentiis

Nino Simeone, Presidente della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Consiglio comunale di Napoli, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (79 Digitale Terrestre). 

Stadio Maradona, la risposta del Comune a De Laurentiis

Ecco quanto riferito in risposta anche alle dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis ieri in conferenza stampa: 

“Centro sportivo e stadio del Napoli? Rimango perplesso dalle parole di De Laurentiis, non sapevo dovesse lasciare Castel Volturno per trovare 30 ettari e fare la cantera per investire sui giovani. Mi auguro che De Laurentiis ci faccia lavorare su qualcosa e non sui suoi proclami in conferenza stampa: le dichiarazioni sono semplici ma se non presenta un progetto di cosa parliamo? Non si può parlare di una proprietà pubblica così, come lo stadio. Ok c’è la volontà di avere in gestione lo stadio, ma 120 giorni per fare cosa? Ditemi voi, sarei interessato. Le battute di De Laurentiis sul sindaco mi scocciano, non mi pare abbiano un rapporto così confidenziale.

L’ultimo confronto? Probabilmente si saranno visti allo stadio, non mi pare ci siano stati altri incontri se non per definire gli ultimi ritocchi alla convenzione rinnovata qualche mese fa: il presidente ed il Napoli hanno pagato tutti i debiti maturati nel tempo.

L’iter per una concessione pluriennale? Ora c’è una convenzione votata in Consiglio Comunale, rinnovata per dare in affidamento al Napoli lo stadio con dei compiti ben precisi per il Comune e per il club. Quando è stata rinnovata, lo è per i prossimi anni e ora non ricordo se due o tre. Qualsiasi proposta il Napoli voglia fare per l’utilizzo esclusivo, deve farlo per iscritto, mostrando ciò che si vuole fare nel concreto.

Non abbiamo elementi formali su cui poter ragionare, non si sa cosa sia stato presentato. Se è stato presentato qualcosa negli anni scorsi, certamente non è agli atti degli uffici comunali. Noi non siamo i proprietari dello stadio, ci sono controlli, regolamenti e tempi stabili.

Europeo 2032? Abbiamo scadenze non vincolate alla nostra volontà, sarebbe clamorosa l’esclusione e non voglio nemmeno pensarci. Il Comune con la FIGC e gli organi istituzionali dovrà decidere che tipologia di investimenti fare per gli impianti individuati, e ciò vale per tutti gli stadi che verranno scelti in Italia”

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