Sky - Ecco chi è Dabbur, il capocannoniere dell'Europa League del Salisburgo voluto da mezza Europa

22.02.2019
13:40
Redazione

Chiamatelo Messi(a). Anzi: Messia. Sì sì, senza parentesi. Per gli amici è Munas da Nazareth, per tutti è Dabbur. Numero nove del Salisburgo e capocannoniere dell'Europa League: 7 gol con quello segnato ieri contro il Club Bruges. Nessun paragone con i piani alti, Dabbur a Nazareth c'è nato veramente: 14 maggio 1992. E da quel giorno è cresciuto a pane e pallone.

Il nonno è stato per trent’anni presidente di un club, il padre è stato un allenatore del Maccabi Ahi Nazareth prima di morire in un incidente stradale nel 2009. Dieci anni nei quali Munas ogni volta che torna a casa si ferma una/due ore al cimitero per parlare con papà Kasam: “Mi dà la sensazione di essere molto vicino a lui”.

Qualche difficoltà nell’andarsene via di casa quando iniziò a giocare al Maccabi Tel Aviv: poco più di 100 km che Dabbur si faceva tutti i giorni in lacrime quando tornava a casa dopo gli allenamenti. Sacrifici.

Se era difficile andare a Tel Aviv, figuratevi giocare in Svizzera: Grasshopper, per la precisione. La fortuna è stata che uno dei quattro fratelli lavorasse come medico a Strasburgo, a un’ora di macchina dal centro di Zurigo: “La mia salvezza, mi ha aiutato ad ambientarmi”. Una volta che si è sciolto non l’ha fermato più nulla, con tanto di doppietta e assist al debutto con la nuova maglia. Carta canta: 56 gol in 105 partite con gli svizzeri, compresi sei mesi di prestito da gennaio a giugno 2017 quando il cartellino era del Salisburgo.

Zamparini lo voleva per il dopo Cavani

L’Austria, altra tappa della carriera di Munas. Fondamentale. Qui ha avuto la consacrazione europea. E’ diventato una macchina da gol: 57, per la precisione. Già 20 quest’anno. E’ a -9 dal suo record di gol in una sola stagione. “Può risolverti la partita con una sola giocata – aveva detto il compagno Ramalho in una nostra intervista (QUI) – trova una soluzione anche dove non c’è”. Grande fisico e senso del gol".

Miracoli? No, quelli li lasciamo al suo concittadino. Intuizioni, piuttosto. Qualità. Da vendere. L’aveva capito Zamparini che voleva portarlo a Palermo dopo la cessione di Cavani, ma l’israeliano ha voltato le spalle preferendo il Salisburgo che l’anno scorso ha trascinato in semifinale di Europa League (anche un gol alla Lazio).

Alla voce 'trasferimenti futuri' c’è una bella spunta verde. Destinazione: Siviglia. Il club spagnolo l’ha già prenotato per la prossima stagione nel mercato di gennaio: “Abbiamo sempre saputo che prima o poi sarebbe andato in un grande campionato” ha svelato il direttore sportivo del Salisburgo Christoph Freund.

Fonte : gianlucadimarzio.com
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