Antimafia, Di Lello: "Agnelli incontrava esponenti di organizzazioni criminali, è acclarato. Strano che la Figc si autosmentisca..."
Ai microfoni di 'Radio Kiss Kiss Napoli' è intervenuto il segretario della Commissione Antimafia del PD, Marco Di Lello: "Per una questione di stile ho preferito non rispondere personalmente alle dichiarazioni di Uva. La Federcalcio considera talmente grave la vicenda al punto di deferire il presidente della Juve e i suoi 4 dirigenti. Non ho nulla da aggiungere alle parole della presidente, Rosy Bindi. In Italia veramente il pallone viene prima di tutto. E' paradossale. Stiamo facendo una serie di inchieste importanti sulla rete che copre la latitanza di Matteo Messina Denaro. Eppure, l'indagine che stiamo conducendo sul calcio tiene banco. Dovrebbe essere interesse di tutti isolare le frange più pericolose di tifo che hanno a che fare con la criminalità. Agnelli? Quello di Moggi è un approccio singolare, prima identificava il calcio con sé stesso e adesso invece con Agnelli. I legali della Juventus non vogliono un patteggiamento. Hanno collaborato, dice l'atto d'accusa, con la criminalità organizzata. Un dirigente ha ammesso di aver accompagnato quei personaggi agli uffici di Agnelli. E' acclarato, non c'è più dubbio".