Bordin: "Da ex Ct di una nazionale sarei molto curioso di fare una domanda a Calzona"

29.03.2024
01:30
Redazione

Il commento su Calzona

L’ex calciatore di Napoli e Atalanta ed attuale tecnico della Triestina Roberto Bordin ha parlato così a Kiss Kiss Napoli del prossimo impegno di campionato. Napoli-Atalanta è la prima finale di questa ultima parte di stagione degli azzurri verso la rincorsa Champions.

Due filosofie a confronto, Calzona contro Gasperini. Chi rischia di più? “Partita fondamentale soprattutto per il Napoli. Perché può guadagnare punti sui bergamaschi ed accorciare verso la zona Champions. Sono due squadre diverse, il Napoli ha grandissime qualità individuali e si basa molto sui colpi dei singoli. L’Atalanta invece è una squadra molto fisica, perché fa gioco e pressa dall’inizio del match fino alla fine. Quindi per gli azzurri sarà sicuramente una sfida molto complicata da affrontare”.

Il Napoli si è allenato a Castelvolturno senza il proprio allenatore, avendo Calzona anche l’incarico da commissario tecnico della Slovacchia. Come vedi il doppio ruolo, tu che sei stato Ct della Moldavia? “Non è semplice un doppio ruolo, perché sono stato allenatore di una nazionale ed è complicato gestire il gruppo, figurarsi due. Devi fidarti sicuramente molto del tuo staff che resta a Castelvolturno, controllare a distanza gli altri calciatori che sono in giro con le rispettive nazionali, visto che il Napoli è una delle squadre che ne ha tanti, e poi sicuramente affrontare alcune difficoltà che devi essere bravo a ridimensionare con il lavoro e l’attenzione. Da ex ct di una nazionale sarei molto curioso di chiedergli come riesce a gestire questa situazione perché sicuramente non è facile”.

Da quando è arrivato, in campionato Calzona è imbattuto. Tanti scontri diretti al “Maradona” che inevitabilmente andranno vinti, serve una mentalità più offensiva o semplicemente il lavoro dell’allenatore via via nelle prossime settimane?“Da quando è arrivato Calzona ha dato una mentalità diversa, perché sta sfruttando al meglio tutte le caratteristiche dei suoi calciatori e poi ogni gara viene lottata da tutto il gruppo sempre. Ha molta esperienza, e più passa il tempo più potrà insegnare le proprie idee ai ragazzi. Perché ha di fronte un gruppo fatto di calciatori importanti, e il campo ha già dimostrato che gli uomini che ha a disposizione lo seguono alla perfezione. Il tempo è sicuramente poco, ma lui sta dimostrando di poter incidere”.

Due squadre che avranno due cervelli: Lobotka e De Roon. Fisicità diverse ma grande interpretazione del ruolo. Come i due allenatori possono limitarne le caratteristiche?“Sono due calciatori diversi, ma che fanno bene entrambe le fasi in una maniera precisa e importante. Difficile limitarli, perché sono dotati di grande qualità e intelligenza tattica. Se sono in partita è davvero impossibile arginare la loro incidenza nel match”.

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