Enrico Brignola, esterno del Benevento
Enrico Brignola, esterno del Benevento

Brignola, lo scopritore Mainolfi a CN24: "La Nazionale è nel suo futuro: vi rivelo tutto del suo passato"

23.05.2018
23:20
Ciro Novellino

Enrico Brignola convocato dalla Nazionale Under 21, ne abbiamo parlato con chi lo conosce bene

Enrico Brignola, attaccante del Benevento, è stato autore di un'importante stagione che gli ha consentito di essere convocato dalla Nazionale Under 21. Accostato anche al Napoli, di lui ne abbiamo parlato con chi lo ha lanciato, Saby Mainolfi, è oggi direttore del settore giovanile della Juve Stabia. Queste le sue parole a Calcionapoli24: "Enrico ha iniziato nel 2003 a 4 anni, frequentava la Scuola Calcio Valle Telesina. Dalla categoria Pulcini ha giocato sempre con i ragazzi di due anni più grandi di lui. Ha avuto sempre la capacità di saltare l’avversario e creare superiorità numerica".

Contatti con la Roma?

"Fu seguito sia dall’As Roma, dallo Spezia, dalla Fiorentina ma non avendo l’età utile per uscire fuori regione, nel luglio 2011, lo cedemmo al Benevento Calcio per continuare la sua crescita sportiva in ambiente professionistico senza pensare ad un contesto economico, ma dandogli l'opportunità di confrontarsi con ragazzi del suo calibro. La trattativa fu concordata con il DG Mariotto e con il duo Calcaterra-De Simone, allora responsabili del settore giovanile del Benevento. Negli anni successivi, fino al raggiungimento del vincolo, subimmo pressioni da parte di tanti club, ma evitammo per rispetto del Benevento Calcio, storia certificata, poichè il segretario Antonio Gallo, persona perbene, è stato sempre messo al corrente di tutto e anche lui è stato determinante per il destino di Enrico".

Il suo cammino in Nazionale?

"In Nazionale è andato quando era U15 in Lega Pro, poi U17 Lega Pro, U17 di A e B e nei mesi scorsi l’U19 con la quale disputerà gli Europeri, quindi non credo che la maglia dell’Under 21 gli peserà sulle spalle o possa essere l’ultima che indosserà. Insomma un ragazzo che merita tutto, lo merita la famiglia che ha fatto tanti sforzi economici, nonostante abbia vissuto in difficoltà, qualcosina lo merita anche la società telesina che ha sempre messo a disposizione la sua struttura ad Enrico, considerando il divertimento del ragazzo e la sua voglia, nonostante ripeto le difficoltà della famiglia. È normale che Enrico si senta giallorosso, poichè fino a 12 anni difficilmente instauri quelle relazioni interpersonali che instauri a 16/20 anni, ma un buon consiglio da me lo ha sempre ascoltato come quando nel luglio del 2016, dopo che a giugno la Roma non aveva esercitato il diritto di riscatto, lo invitai a presentarsi al ritiro della Primavera giallorossa nel quale nei precedenti giorni non si era presentato, forse mal consigliato da qualcuno".

di Ciro Novellino

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