Burdisso: "Cambiamento radicale per il Napoli con Ancelotti, dietro la Juve mi aspetto Inter e Roma"

07.08.2018
19:20
Redazione

Ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione Maracanà, è intervenuto l'ex difensore di Inter, Roma e Torino Nicolas Burdisso.

Ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione Maracanà, è intervenuto l'ex difensore di Inter, Roma e Torino Nicolas Burdisso. Queste le sue parole:

Nicolas, sei ancora alla ricerca di una squadra in questo momento?

"In questo momento sono a Torino, mi sto allenando e sono in attesa: ho parlato con diversi allenatori e ho varie proposte dalla Serie A e dall'estero. L'importante è trovare un progetto che mi dia i giusti stimoli e motivazioni. Vorrei chiudere la mia carriera vincendo, cosa che ho sempre fatto all'Inter, alla Roma e al Boca Juniors".

Come vedi questa prossima Serie A?

"Sarà una stagione bellissima. Il ritorno in Champions dell'Inter e l'arrivo di CR7 alla Juventus sono due grandi notizie per il calcio italiano".

Che cosa è successo all'Argentina? Quali sono i motivi del fallimento ai Mondiali?

"E' stato un contesto brutto da vedere, anche da fuori. L'Argentina ha talento e campioni, ma in questo calcio di oggi non è sufficiente. Purtroppo il fallimento della Nazionale è specchio e conseguenza di una situazione non proprio rosea di tutto il calcio argentino. Se non si riesce a proporre l'organizzazione delle selezioni europee non si va da nessuna parte. Sono mancati programmazione e capacità di creare uno stile di gioco peculiare. A volte le situazioni non dipendono direttamente dai comportamenti dei calciatori, in questo caso le problematiche risiedevano altrove".

Che ricordo hai di Messi? Come mai non è riuscito a esprimersi al meglio?

"Con lui ho fatto due Mondiali, è un calciatore fortissimo ma non può fare tutto da solo: va aiutato, gli va creato un contesto adatto intorno. E' molto rammaricato per questo fallimento della Nazionale".

Che idea ti sei fatto dell'Inter? Ti sembra una squadra in grado di contrastare la Juventus?

"La Juventus con Ronaldo ha dato un segnale forte, ma l'Inter ha un allenatore molto preparato che sa gestire bene i grandi giocatori. I nerazzurri sono migliorati tantissimo e quest'anno possono certamente infastidire la Juve. Tra i nuovi acquisti mi ha colpito Lautaro Martinez: è un grande talento, mi piace molto e per lui garantisce un campione e un amico come Diego Milito".

Ti aspetti una crescita di Dybala grazie a Ronaldo?

Assolutamente sì. CR7 è un vincente e la sua voglia contagerà tutto il mondo bianconero. Dybala ha fatto bene lo scorso anno, ma ha bisogno di essere formarsi definitivamente e mi aspetto che Ronaldo, in questo senso, possa essere l'uomo giusto per far fare a Paulo il definitivo salto di qualità".

Quale squadra può essere l'anti-Juve? In quale di queste ti piacerebbe giocare?

"Il Napoli ha fatto un cambiamento radicale prendendo Ancelotti, sarà una annata particolare per i partenopei. Dietro ai bianconeri mi aspetto l'Inter e, a seguire, la Roma".

Come mai non hai proseguito la tua avventura con il Torino?

Ci tenevo a restare, ma sono state fatte delle scelte: il tecnico ha voluto dare spazio ai giovani, lo capisco. Non è una questione di voler giocare sempre, ho pur sempre 37 anni: avrei accettato anche un ruolo da comprimario. La società, tuttavia, ha preferito lavorare più in prospettiva. Ci siamo lasciati bene e i rapporti sono sempre ottimi".

Ti aspetti che Mourinho possa in futuro diventare c.t. Del Portogallo?

"Josè ha bisogno di trasmettere il suo carisma e la sua forza giorno per giorno, non credo voglia fare il c.t. in questo momento. Essere allenato da lui all'Inter è stato utile a capire quanto abbia bisogno del campo per inculcare nei calciatori la sua mentalità".

Belotti ha passato una stagione non brillantissima: come possiamo inquadrare questo giocatore?

"Andrea è un attaccante di altissimo livello. Lo scorso anno credo avesse troppe cose in testa: in determinati frangenti ha voluto strafare eccessivamente. In questo momento è sicuramente più tranquillo e sono certo che la sua grande carica agonistica tornerà ad essere un punto di forza per la squadra: quello passato è stato niente più che un anno di transizione, è un grande attaccante ed ha un grande futuro davanti a sè".

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