
Cannavaro a CN24: "Tutti i figli di Napoli dovrebbero giocare nel Napoli! Visto cos'è successo a Mazzocchi? Su Insigne..."
Paolo Cannavaro, ex capitano del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli24 (clicca qui per leggerla) in occasione della partita d'addio al calcio di Marek Hamsik. Ecco un breve estratto delle sue parole:
Quanto è difficile per un napoletano giocare con la maglia del Napoli? Nel 2009 arrivasti a scrivere una lettera ai tifosi dopo la sconfitta col Torino.
"E' difficile. Perché noi sappiamo che la cultura napoletana è quella di chiedere sempre di più ai figli dela città. Purtroppo nel calcio ci sono troppi alti e bassi a livello umorale nei confronti dei giocatori. Sembra quasi che quando le cose vanno male sia solo colpa dei napoletani. L'abbiamo vissuto anche nella storia recente con Pasquale Mazzocchi. Non è una questione di essere prevenuti, credo sia solo una questione di troppo affetto. Quando si vede che c'è un napoletano in rosa, gli si chiede l'immenso. Spesso l'immenso non puoi darlo, puoi dare tutto te stesso. E a volta basta e a volte no.
Nel mio caso specifico li dopo Napoli-Torino, fu un gesto forte. Io so cosa ho dato, so cosa potevo dare e cosa ho passato. La vedevo come una punizione troppo grande contro un solo giocatore dopo che un girone di ritorno fu disastroso per tutta la squadra. Venivo da una convocazione in nazionale 6 mesi prima, il girone d'andata volammo. Purtroppo pagammo un po' la preparazione anticipata causa Intertoto. Decisi di fare un gesto forte, lo rifarei senza problemi. Ho dato un segnale anche a chi era fuori dal campo.
Dopo un paio di mesi mi venne chiesto se volessi lasciare la squadra dopo quel gesto. Io dissi che da Napoli non mi sarei mosso, e che avevo scelto Napoli perché si tratta di casa mia e non volevo ricordare per quello che non sono.
Questa è una cosa che non ha prezzo, al di là dei trofei. Questa esigenza da parte dei tifosi nei confronti dei giocatori ha dato sempre una grossa carica e una grossa motivazione. L'importante è dare tutto. Io ero uno di quelli che quando finivano i campionati dicevo a tutti di non chiamarmi perché non mi sarei voluto muovere da Napoli. Qualche offerta è arrivata e l'ho declinata.
Che ne pensi di un possibile ritorno di Insigne?
"Fosse per me tutti i figli di Napoli dovrebbero stare nel Napoli. E' una cosa che è diventata piuttosto difficile. Il Napoli al giorno d'oggi è molto internazionale come rosa. Qualche anno fa c'erano tanti giocatori napoletani in Serie A, si poteva creare una nazionale di giocatori napoletani. Ora un po' meno".