Cannavaro: "Allenare il Napoli? È solo questione di tempo! Tutti lo farebbero gratis, quest'anno era più un'idea dei media che di ADL"

18.04.2024
14:10
Redazione

Storie di Serie A su Radio Serie A con RDS ospita Fabio Cannavaro, il capitano della Nazionale azzurra che conquistò il titolo di Campione del Mondo nel 2006 ed ex difensore di Napoli, Parma, Inter, Juventus e Real Madrid:

"Allenare il Napoli? È solo questione di tempo, so che se inizierò a fare questo lavoro mi verrà data sicuramente l'opportunità. Napoli è una squadra che tutti vorrebbero allenare gratis, ha una qualità tecnica superiore ad altre squadre. Ho sempre detto che la panchina del Napoli è un obiettivo. Quest'anno era un'idea più dei media che della società, però io vado avanti per la mia strada: non mi ha regalato mai niente nessuno, ho la testa dura e ho sempre sudato quello che ho avuto. Sento ancora il fuoco dentro, quella è la voglia che mi fa stare sereno: aspettiamo".

Centro sportivo? Una società di un certo livello deve avere il centro sportivo con i giovani che si allenano al fianco della prima squadra. Certo, mi rendo conto che ha un costo, a volte è più semplice acquistare giocatori già pronti che investire sul settore giovanile. Capisco De Laurentiis quando dice che vuole un centro sportivo, forse Bagnoli potrebbe essere la soluzione adatta. Se non investi in queste cose, non c'è futuro, e non parlo solo del Napoli.

Lo scudetto del Napoli è stato un miracolo? No, perché c'è tanto lavoro dietro, da parte della società e dell'allenatore. Quando vedevi il Napoli di Spalletti ti rendevi conto che era una macchina perfetta. Ho visto in Nazionale come lavora il mister, com'è esigente, in quel Napoli c'era tanto lavoro. I miracoli non nascono così. Da quando è andato via Spalletti, è mancato quel lavoro.

Calzona? Se non sei lì non puoi giudicare. La mente dei calciatori del Napoli è un po' inquinata. Poverini, sono passati da un concetto con Garcia, a un altro con Mazzarri, adesso con Calzona... non è facile e non lo è nemmeno per l'allenatore. Se fai tanto, ti dicono "ah fai tanto", se fai poco ti dicono "non hai fatto nulla". Non è facile. Tutta la comunicazione ha dato alibi ai calciatori, anche il fatto che si parli già del nuovo allenatore, questa comunicazione è alla base del fatto che le cose non siano andate come l'anno scorso...".

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