Chiariello: "6 regole per togliere ogni dubbio: la guerra arbitrale può smettere"

25.01.2024
21:10
Redazione

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale:

"Dobbiamo fare un punto sulla questione arbitrale in maniera convincente. Non mi piacciono le polemiche inutili, anche ieri c’è stato un lungo dibattito con Guido Clemente, Paolo De Paola ecc., sono stato chiamato da TeleLombardia con grande imbarazzo di tutti interesti e juventini che facevano fatica a difendere l’indifendibile. Il tono delle discussioni, dopo anche la vicenda de Le Iene, non mi piace. Come dice Guido Clemente, in linguaggio giuridico, l’arbitro ha il compito di accertare il fatto e qualificarlo. Vale a dire che, poiché è chiamato a far rispettare il regolamento del gioco del calcio, deve accertare durante lo svolgimento del gioco, il fatto. Il giudice di campo deve ‘regolare il traffico’, come direbbe Clemente e far applicare il regolamento. Ad esempio: Calhanoglu su Lobotka, il secondo fallo dei tre da ammonizione che ha fatto in Supercoppa. L’arbitro Rapuano ha accertato il fatto: è fallo. A questo punto, entra in campo la qualificazione del fatto: che fallo è? Negligente, imprudente o per vigoria spropositata? In quel caso, è di tutta evidenza essere un fallo imprudente. Troppi casi in un senso e nell’altro. Dice Clemente: ‘L’errore dell’arbitro è ammissibile, al VAR inammissibile’. Chi stabilisce se un errore è evidente o no? La condotta di gara di un arbitro esiste o non esiste? Il famoso arbitraggio all’inglese è una cosa vera o falsa? Come se ne esce da questa situazione? Non abolendo la discrezionalità dell’arbitro di campo, ma limitandola. In che modo?

1. Challenge: se il VAR tace e non manda l’arbitro al monitor, oppure se l’arbitro dal campo blocca l’iniziativa del VAR dicendo di aver visto, l’allenatore alza la banderina e chiede di andare al monitor;

2. Far sentire subito le conversazioni a tutti.

3. Dividere le carriera: non ci può essere questa soggezione.

4. Tipizzazione e codificazione delle varie possibili situazioni fallose.

5. Aumentare la possibilità di andare al monitor;

6. Estendere la GLT anche alle linee laterali e non solo quella di porta;

Questo stroncherebbe il 90% delle questioni sapendo che non ci sarà mai la perfezione. Quello che era prima il problema dell’arbitro di campo, ormai si è spostato al monitor, che è anche peggio ".

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