Chiariello: "A Torino a -16 fa freddo, De Laurentiis ha mandato gli aiuti umanitari! Se l’Inter è la favorita per la vittoria, le altre sono scomparse"
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno.
Di seguito le parole di Umberto Chiariello:
«In origine c'era il mucchio selvaggio, all'inizio del campionato sembrava non esserci un padrone della classifica. L'Inter è partita lenta e un po’ sazia come capita alle squadre reduci dalla vittoria dello scudetto.
Nel calcio di oggi i cannibali non esistono più. Gli ultimi cannibali del calcio italiano sono stati Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e Pirlo. I vecchi cannibali erano Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e tutto il gruppo storico di quella Juve che vinse tanto per tanti anni. Altri cannibali sono stati Baresi e Maldini, ma i cannibali ad oggi non ci sono più, ormai ci sono solo i movimenti di mercato che sembrano arricchire solo le tasche dei procuratori anche se qualcuno dell’Inter la faccia da cannibale ce l’ha come Barella.
Molte squadre si sono rinnovate come il Milan con un nuovo allenatore e nuovi acquisti, la Juventus completamente rifondata con Motta in panchina, la Fiorentina ha cambiato tutto e ha preso uno dei volti più promettenti degli allenatori in Italia, cioè Palladino, la Lazio ha perso tutti i fenomeni di un'epoca favolosa eppure sa fare calcio, si è affidata ad un uomo di seconda fascia ma bravo come Baroni. La Roma vince lo scudetto tutte le estati eppure nell’ultima stagione non è entrata neanche in Champions. È venuto nonno Ranieri a salvarla e ora sta risalendo.
Il Napoli è partito in maniera traumatica a Verona. Ve lo dico: Il Verona retrocede quest’anno o si salva miracolosamente! Il Monza è andato, il Venezia gioca a calcio ma non ha la forza di salvarsi. C’è una sola squadra che deve stare attenta ed è il Lecce. La lotta per la salvezza sarà principalmente tra Verona e Lecce.
Il secondo tempo a Verona è stato orrido. Antonio Conte aveva gli occhi lucidi a fine partita e ha chiesto scusa ai tifosi. Molti si sono spaventati. Qualcuno ha detto addirittura che il Napoli doveva lottare per salvarsi.
In 10 giorni il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario. Sono arrivati Neres, Lukaku, McTomina e sul finale Gilmour che si aggiungevano a Rafa Marin, Spinazzola e soprattutto Buongiorno.
Dalla seconda giornata il Napoli è volato anche se non giocava bene a calcio. Ad Empoli abbiamo addirittura “rubato” la partita sul piano del gioco, ma qulNapoli non poteva vincere lo scudetto per come si esprimeva.
Ma Conte non è Allegri, ve l'avevo detto. Non è uno speculatore e non gioca con il catenaccio e il contropiede. Lui è uno dei grandi fautori del calcio posizionale. Doveva lavorare al meglio per ottenere i posizionamenti dei giocatori in campo in maniera ottimale per poter costruire al meglio il suo Napoli.
Kvaratskhelia era a Napoli ma non c’era a Napoli, con la testa, voleva andare via. È stato costretto da Cante a rimanere ma a differenza degli altri non ha accettato il progetto di Conte, non si è calato con la testa nel progetto azzurro ed è rimasto controvoglia. Quest'anno giocava solo per se stesso, senza la rabbia necessaria.
Da Udine abbiamo visto il Napoli di Antonio Conte che lotta veramente per lo scudetto. Noi odiavamo tutti Antonio Conte perché era il simbolo della Juventinità ma lui ha sempre saputo trasmettere qualcosa di straordinario: l’intensità. il Napoli di Conte è una squadra intensa.
Ed oggi noi lo amiamo senza misura.
Anguissa sembra Ruud Gullit quando segna di testa, chi lo avrebbe mai detto? Conte gli ha chiesto 8 gol perché i centrocampisti gli devono fare almeno 8 gol. E Lukaku che sta diventando arma letale? Colpisce di testa e la palla non entra per tre centimetri perché Di Gregorio fa una prodigiosa parata. il belga ha difeso la palla in maniera eccezionale originando il primo goal, fa un filtrante da trequartista puro che origina il rigore e ha calciato il rigore in maniera molto fredda. Questo Napoli oggi è una squadra intensa.
Vi ricordate quando all’inizio c’era il mucchio selvaggio e Conte diceva dell’Atalanta: “Sono più forti oggi ma ci vediamo tra due mesi”? Nelle ultime sette partite abbiamo allontanato la Lazio a 14 punti di distacco e i biancocelesti ci hanno anche battuto in Coppa Italia. De Laurentiis ha mandato gli aiuti umanitari a Torino poiché a -16 per la Juve fa molto freddo. Nel capoluogo piemontese c’è necessità di scarpe e giacche a vento. Commisso a -17 porta pure sfortuna, lui che dicevano che era così ricco da poterci sopravanzare. Al Milan pensano solo a fare a botte, ma quello è wrestling ed è un altro sport. Insomma, abbiamo blindato la zona Champions a -19.
Al di là del divertimento e degli sfottò, Conte tira dritto per la sua strada. Mettiamo i piedi per terra e diciamolo chiaro: l’Inter è la più forte e deve recuperare a Firenze. Le prossime partite chiariranno tutto. Il 2 Marzo c’è il grande match point del campionato. Dopo di che, imbracciate le racchette e allacciate gli scarponi poiché le ultime partite del campionato possono essere una discesa libera, una cavalcata delle valchirie. I favoriti sono i nerazzurri ma noi abbiamo Antonio Conte»