Chiariello: "Conte è favorito per lo scudetto? Dirlo è un vero cavallo di Troia"

22.07.2024
22:30
Redazione

Chhiariello sul Napoli

Oggi su Radio CRC, nel corso della trasmissione In Ritiro Con Te di Marco Giordano e Umberto Chiariello, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello riportate nel comunicato stampa:

Chiariello sul Napoli

«Historia magistra vitae, si dice, ed è vero. Se il Mantova ha scritto la storia del calcio italiano negli anni ’50-‘60, facendo anche perdere uno scudetto all’Inter, io devo raccontarlo. Se affrontiamo il Mantova, non devo raccontarvi che il Napoli è andato a prendere da lì il grandissimo Dino Zoff? Non devo dirvi che nel Mantova giocava Angelo Benedicto Sormani, che a Napoli è stato un idolo? La storia va tenuta da conto, perché serve ad evitare gli errori e a capire cosa fare per progredire. La storia è fondamentale.

Oggi vorrei ribadire due concetti mitologici. Ercole, eroe mitologico, era imbattibile. Come hanno fatto per sconfiggerlo? Con un inganno: gli hanno fatto indossare una tunica che Nesso avvelenò. Perché cito la tunica di Nesso? Perché è l’abito avvelenato che al Nord stanno cucendo addosso ad Antonio Conte. Un abito preconfezionato e pieno di stereotipi: “Conte già si lamenta”, “È già scontento del mercato”. Questo non è vero. Conte, quando parla di base media, si riferisce al gruppo che ha allenato a Dimaro. In quel gruppo, però, mancavano 12 giocatori, praticamente tutti i titolari. I reduci dello scudetto, Meret, Di Lorenzo, Olivera, Lobotka e Kvaratskhelia; il grande acquisto, Buongiorno; due riserve da rotazioni importanti, Folorunsho e Raspadori; i quattro acquisti che il Napoli sta per operare, Hermoso e Lukaku e il centrocampista e il trequartista che si stanno cercando. Conte non ha ancora allenato l’intera squadra: come può giudicarla male? Ovviamente si è riferito al gruppo che aveva a disposizione.

Quando dice base media si riferisce alle alternative, delle quali molte sono pronte partire. Partirà Mario Rui, appena trova collocazione; Ostigard; uno tra Natan e Juan Jesus; Gaetano, che vuole andare a giocare; Lindstrom, in dirittura d’arrivo con l’Everton; Zerbin e Simeone. Non so Cheddira, che si è messo in mostra in questo ritiro. Sono in tanti a non rientrare nei piani di Conte. Una parentesi su Iaccarino: se fossi l’Avellino, la Casertana o una squadra di C importante, me lo andrei a prendere per farlo giocare come regista di centrocampo, perché è un calciatore notevole. Nel Napoli potrebbe fare anche il quinto centrocampista, se si volesse puntare sul vivaio.

Dire che Conte si lamenta è una bugia, che non risponde all’evidenza dei fatti.

Inoltre, dire che Conte è favorito per lo scudetto, più dell’Inter, è un vero cavallo di Troia. Vi cito Laocoonte “Timeo Danaos et dona ferentes”, che vuol dire “Temo i greci che portano doni”. Ma perché un nemico ti deve portare un dono se non per uno scopo subdolo? Questo è il cavallo di Troia consegnato a Conte e al Napoli: darlo favorito per lo scudetto.

Il Napoli deve pensare solo a tornare ad essere competitivo e mirare ai posti Champions. Per lo scudetto, se ne parla l’anno prossimo. Poi qualsiasi cosa viene in più, mica ci dispiace».

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