
Chiariello: “Vi dico chi sono le tre varianti tattiche del Napoli che hanno fatto la differenza”
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno.
Di seguito le parole di Umberto Chiariello:
«Abbiamo parlato di tutto, della morte di Maradona e del futuro di Antonio Conte, ma ci siamo dimenticati del presente. Oggi è giovedì e ci stiamo avviando alla trasferta di Venezia che si giocherà domenica alle 12:30.
C’è un dato importante. Due volte su tre in cui il Napoli ha giocato a mezzogiorno ha perso, la prima volta in casa contro l’Atalanta e la seconda a Como.
Secondo quanto si apprende dalle prime pagine del Mattino e di Repubblica sembrerebbe che Antonio Conte stia pensando ad una vera e propria terapia d’urto per questa partita, una preparazione ben mirata.
L’unico giocatore che è stato recuperato completamente dall’infortunio è Mazzocchi, mentre per quanto riguarda Neres e Anguissa credo che li vedremo a pieno titolo dopo la sosta per le nazionali. Di sicuro, vedremo a Venezia il Napoli sceso in campo di recente battezzato in un modulo di 3-5-2 e che cambia modo di giocare con Spinazzola, Gilmour e Raspadori.
La prima variante tattica è legata a Leonardo Spinazzola, che è più efficace nell’uno contro uno di Olivera ed è più adatto ad una difesa a tre come quinto a sinistra. L’italiano ha più gamba, più qualità tecnica e in questo momento è in un’ottima condizione di salute sia fisica che mentale ed è andato più volte vicino al gol, qualità che non sono pienamente nelle corde di Olivera che è più difensore e che ha più sostanza.
La seconda variante tattica te la dà Gilmour. Perdi centimetri, perdi dal punto di vista della fisicità e perdi le incursori nell’area di rigore che ti dà un assaltatore come Anguissa. Il Napoli non ha centrocampisti di ragionamento ma ha centrocampisti assaltatori come il camerunense e lo scozzese McTominay. L’unico centrocampista di lotta e di governo che possiede il Napoli è Lobotka che è davvero una lavatrice poiché pulisce tutti i palloni.
Billing è un’alternativa nuova. Lui è un assaltatore come Anguissa. Gilmour è un mediano mignatta che ti va sulle gambe, che ti azzanna, che fa ragionare la squadra e ha velocità di pensiero. Gilmour bisognerebbe sfruttarlo meglio in fase di possesso palla perché a volte è ancora troppo frenetico. Oggi si fa preferire ad Anguissa perché ti da più soluzioni. Gilmour dà più dinamismo, fase difensiva e più sapienza tattica. Gilmour è un giocatore importantissimo oggi per il Napoli.
La terza variante tattica è Jack Raspadori. Da tempo dico che abbiamo una risorsa inutilizzata. Raspadori ha nel DNA il gol e qualche assist mentre Neres ha solo tanti assist poiché fa pochi gol. Raspadori è nell’età giusta per poter esplodere. Non mi meraviglio se Raspadori finisse il campionato vicino alla doppia cifra e che facesse altre quattro reti: 8 gol sarebbero un bottino considerevole.
Il Napoli deve proseguire su questa strada. Deve blindare la difesa e trovare più gol. Salvo sorprese, spero che Conte prosegua nel 3-5-2 che penso sia il modulo scudetto, quello che ci fa correre per il titolo anche se non sappiamo se lo vinceremo poiché è scritto solo negli astri.
E’ un Napoli 3.0 perché siamo partiti con un Napoli col 3-4-2-1 poco convincente, abbiamo proseguito con un Napoli 2.0 con McTominay e il 4-3-3 e adesso il Napoli 3.0 deve raccogliere i frutti di questo lavoro, quello del doppio attaccante e del doppio regista, quello del 3-5-2.
Questo mostrerebbe tutta la grandezza di Conte che ha saputo friggere il pesce con l’acqua certe volte, sapendosi adattare a tutte le circostanze, trovando sempre la soluzione migliore. Poi si vedrà, nessuno ha la sfera di cristallo ma qualsiasi cosa possiamo pensare o dire noi, dobbiamo passare per una vittoria in laguna, quindi adesso invito tutti alla concentrazione estrema verso questa partita che non è per nulla facile e scontata».