Cobolli Gigli: "Troppa ingratitudine verso Allegri, se vinci una partita sei bravissimo, se perdi una partita sei una scarpa"

19.04.2024
08:20
Redazione

L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli è intervenuto in diretta su The Lunch Dance a TvPlay.

"Thiago Motta è un giovane allenatore che sta sicuramente facendo bene e sta ottenendo molto da una squadra valida come il Bologna. E' un ragazzo che può preso da una squadra che deve rilanciarsi, come la Juventus, con un numero di giocatori giovani gestiti da persone capaci. Detto tutto ciò sono sempre stato un Allegriano, perché Max mi piaceva come allenatore anche se il gioco effettivamente non è mai stato sfavillante, come il gioco che ci aspetteremmo dalla Juve. Se lo confermerei? La situazione di Allegri è stata un po' compromessa da questo questo periodo lungo di risultati non positivi. Quando mi muovo e incontro delle persone sento giudizi non positivi sul futuro di Allegri alla Juventus. E mi sembra di capire dall'atteggiamento della dirigenza e del suo maggiore azionista - maggiore perché la Juve è quotata in borsa da azionisti e bisogna tenere conto che più del 30% di azioni sono dei tifosi come me che detengo qualche azione del club e non so quanto condividano le posizioni dell'azionista di maggioranza - Se si deve leggere tra le righe quello che è stato scritto nel comunicato di Exor, sembra che ci sia stato un cambiamento di atteggiamento. Allegri è rimasto trascurato in quelle righe. C'è una celebrazione importante di Giuntoli, ma sembra che la ruota sia un po' girata e che le mutevoli idee degli azionisti di maggioranza si siano posizionati su posizione di rinuncia ad Allegri"

"Troppe critiche contro Allegri? Il calcio, e nello specifico quello italiano, è ingrato. Se vinci una partita sei bravissimo, se perdi una partita sei una scarpa. E' il destino della Juventus, che ha infilato un filotto negativo e i tifosi, da quello che ho percepito io, non amano il gioco di Allegri e ritengono che abbia fatto il suo tempo. C'è ingratitudine. Allegri viene da una stagione come quella dell'anno scorso in cui è arrivato 3°, tenendo in mano la squadra da solo con tutto il marasma che c'era per il processo sportivo. Dopodiché ha iniziato bene, c'eravamo illusi da tifosi che la Juve potesse correre con l'Inter per lo Scudetto. La delusione è stata pesantissima e l'ingratitudine che c'è in Italia nel mondo del calcio ha trovato il responsabile in Allegri. Sicuramente non è riuscito ad agire sulla squadra come l'anno scorso, però lui non è l'unico responsabile di questa situazione negativa della Juventus. Però bisogna anche dire che la Juve deve vincere, non basta pareggiare contro il Torino. Non basta fare i primi 40 minuti giocando un bel gioco e poi un secondo tempo col rischio di subire gol"

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