
Condò: "Il periodo attuale del Napoli è al livello di quello di Maradona! De Bruyne animale da combattimento"
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il giornalista del “Il Corriere della Sera” Paolo Condò.
Di seguito le sue parole:
«Il periodo attuale del Napoli è al livello di quello del Napoli di Maradona. Quando c’era Maradona in Italia le partite erano cuore nello zucchero puro. Bisogna dire, però, che il nostro calcio è cambiato, poiché tanto tempo fa era il calcio più importante al mondo. Quindi, era normale che Maradona venisse a Napoli e fu un'impresa eccezionale portarlo a Napoli e non in una delle big del Nord.
È molto meno normale che Kevin De Bruyne venga nel campionato italiano adesso. Lui è un animale da combattimento e di competizione e fa onore a se stesso, venendo a giocare in un campionato serio, rifiutando tanti soldi. Quando metti a posto le prossime quattro generazioni della tua famiglia, ti devi divertire e ritornare a competere come ha dimostrato Kevin De Bruyne, anche perché se il Napoli continua con questa campagna acquisti può davvero competere per il prossimo campionato.
Quello che mi incuriosisce di più del Mondiale per il Club è vedere i grandi talenti del Sud America all’opera in partite vere contro avversari di livello. Il punto è che un tempo si andava alla scoperta di questi giocatori, adesso non solo li conosci ma sono già venduti.
La bulimia del Real Madrid è che continua ad aggiungere giocatori al suo attacco senza però poter far giocare tutti e costringendo molti a non partire dall’inizio. Le squadre italiane devono andare a caccia di quei giocatori di grande talento che sono finiti in quell’imbuto dove non possono giocare tutti.
È ingiusto dire che Gennaro Gattuso sia stata una scelta di disperazione come Ct della Nazionale italiana. C’è molta un clima di sfiducia e disistima nei confronti di Gattuso e per le squadre che ha allenato il suo rendimento fino a questo momento è stato intorno al 6.
Gattuso non è stata la prima scelta poiché prima è stato chiamato Claudio Ranieri. Se Gabriele Gravina ci ha fatto il panegirico con la Norvegia dove ha detto che voleva la squadra più forte al mondo e dopo la quale è stato mandato via Luciano Spalletti vuol dire che ti dovevi preparare a questa situazione andando su l'allenatore migliore che fosse disponibile sulla piazza.
Carlo Ancelotti aveva già dato la sua parola al Brasile e sarebbe andato comunque in Brasile poiché, dopo aver vinto tutti i trofei nella sua carriera, ha qualche chance in più di vincere il mondiale rispetto alla nazionale italiana che non può vincerlo. Il migliore sulla piazza era proprio Massimiliano Allegri.
Massimiliano Allegri ha ballato tra il Napoli dove è stato bloccato da De Laurentiis in caso di addio di Antonio Conte, Inter per il post-Inzaghi e Milan che per prima ha messo il cappello sulla sedia. Un mese prima della partita con la Norvegia, Gabriele Gravina lo doveva portare al tavolo delle trattative e dirgli: “Saresti disponibile per prenderti da Commissario Tecnico sulla panchina della Nazionale?” Sono sicuro che Allegri ci sarebbe andato senza pensarci. Ho parlato con lui in questi anni e la Nazionale è sempre stata un suo desiderio
Ritorno Roberto Mancini? No, per una questione di decenza. Ha dimostrato la sua bravura, ma ha abbandonato la Nazionale in un momento delicato per andare in Arabia a prendere un super ingaggio. Non discuto minimamente la sua bravura come allenatore, ma per una questione di decenza è meglio che vada ad allenare in un altro club.
Gennaro Gattuso è quello che ha avuto le esperienze con le squadre più importanti come Napoli e Milan rispetto ai nomi di Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro. Il commissario tecnico è un lavoro diverso rispetto a quello dell’allenatore. Guardate cosa ha fatto Luciano Spalletti al Napoli e cosa ha fatto in Nazionale.
Il selezionatore sono quegli allenatori che non costruiscono dei progetti particolarmente complessi. Per esempio, non darei la Nazionale a Pep Guardiola. Allegri era perfetto per la Nazionale e buono per il Napoli dell’anno prossimo. Invece, Allegri è andato nella squadra che deve ricostruire come il Milan e lui non ama particolarmente stare ore in campo a costruire gioco poiché crede di più nelle intuizioni a gara in corso.
Buffon è stato in bilico tra la permanenza e l’addio. Sulla sua decisione ha inciso il fatto che nella sua posizione ha avuto delle garanzie di poter incidere nelle scelte. Il lavoro dell’allenatore della Nazionale consiste nel fatto di fare delle scelte intuitive e logiche e non difficili. Buffon ha pensato che Gattuso rispecchiasse al meglio queste caratteristiche.
Il mio pezzo di oggi l’ho concluso dicendo che deve inserita una clausola in base alla quale se non vai in nazionale per mancanza di dignità perché sei ingrato, devi saltare un turno della partita di campionato. Non va bene che guarisci nello spazio temporaletra l’ultima partita della nazionale e quella del campionato.
Nazionale scarsa? Credo che riusciremo ad arrivare ai mondiali per il valore tecnico della rosa, ma le nazionali di Spagna, Portogallo, Brasile, Argentina, Francia, Inghilterra e Germania sono più forti di noi»