Conte deferito? L'avv. Chiacchio a CN24: "Non vedo parole offensive, è una censura dell'attuale uso del VAR. Squalifica? Il procedimento disciplinare è diverso, vi spiego"
Ultime notizie Napoli - Eduardo Chiacchio, avvocato esperto in diritto sportivo, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (79 Digitale Terrestre). Ecco quanto evidenziato da CN24.
“Le parole di Antonio Conte dopo Inter-Napoli ed un possibile deferimento? Il deferimento ad indirizzo sportivo è come un rinvio a giudizio in sede penale, sui rischi posso dire che il procedimento è molto lungo e prima del deferimento deve essere notificata l’avviso di chiusura delle indagini, e se il Procuratore Federale laddove non ci fossero provvedimenti di archiviazione o patteggiamento, va avanti con il deferimento che viene celebrato al Tribunale Federale Nazionale.
Squalifica scongiurata? Il procedimento disciplinare è diverso dalle sanzioni ai tesserati, sono due cose diverse. Per quanto riguarda le parole di Conte, a mio avviso non mi pare ci siano frasi offensive verso chicchessia, si tratta di una censura dell’attuale funzionamento del VAR e non di un caso specifico, perchè il VAR può intervenire o no allorché la misura dell’arbitro sia ritenuta ottimale nell’individuazione di calci di rigore oppure no. Non penso che il tecnico del Napoli abbia fatto riferimenti a casi specifici, la cosa uguale avvenne in Empoli-Napoli: io direi che nulla può essere addebitato a Conte, comunque.
La parola ‘retropensieri’? Vale lo stesso ragionamento, può significare tante cose: non sono il difensore di Conte, ma a mio avviso credo che volesse un uso al 100% del VAR e non solo in determinati casi. Così penso possa essersi riferito l’allenatore del Napoli”