Conte: "Ho rifiutato la Juve, non è vero che avevamo un accordo! ADL mi ha rassicurato sul progetto Napoli, ha ammesso gli errori! Ecco quali sono stati" | VIDEO

13.06.2025
13:00
Redazione

Ultime news Napoli - Antonio Conte a Buffa Talks su Sky annuncia: ho rifiutato la Juventus, vi racconto l'incontro con De Laurentiis

Ultime notizie SSC Napoli, Antonio Conte è il protagonista del nuovo episodio di Buffa Talks su Sky Sport. Ecco un estratto dalle dichiarazioni dell'allenatore del Napoli:

"Napoli? E' stato per me fondamentale l'anno prima, dopo il Tottenham non ho allenato e mi son messo a studiare davvero tanto. Col mio Subbuteo, che c'è sempre, a casa, al campo, ho studiato tanto e tante situazioni le vedo riportandole sul Subbuteo. Sia offensive che difensive.

Io ho firmato un contratto di tre anni con il Napoli, l'obiettivo qual era? Quello di costruire delle basi solide e non delle basi dove alla fine alla prima situazione potessero sgretolarsi. Il primo step, ci siam messi come obiettivo il ritorno in Europa, neanche la Champions League! Nella testa mia al secondo anno c'era il piazzamento Champions come obiettivo e al terzo anno provare a giocarci lo scudetto. Noi abbiamo fatto questo step con delle situazioni e delle forze che non erano da vittoria dello scudetto: il fatto che abbiamo vinto il campionato, nella mia testa e nella visione del mio progetto, non è cambiato assolutamente niente.

Antonio Conte a Buffa Talks

Non sapevo se restavo o andavo via dopo lo scudetto, com'è andata l'incontro con De Laurentiis? Penso sia il segreto di Pulcinella ciò che è successo a gennaio: durante l'anno alcune cose non mi han fatto proprio felice. L'arrivo all'ultima settimana di mercato estivo di Gilmour, McTominay, Neres e Lukaku, quegli arrivi tardivi di base non mi erano piaciuti. Arriviamo a gennaio e sapete benissimo cos'è successo (va via Kvaratskhelia, ndr). Son stato bravo a incassare, a non dare alibi ai miei calciatori e a me stesso: quando firmi, ci sono oneri e onori.

Quando ho parlato con De Laurentiis, mi hanno confermato gli errori commessi durante il percorso e che nel primo anno di matrimonio poteva essere più turbolento e che poi la stabilità avrebbe portato più conoscenze e far le cose ancora meglio e migliorarci, nel momento in cui ho avuto rassicurazioni da questo punto di vista, abbiamo continuato. Anche perché comunque c'è uno scudetto da difendere, c'è un lavoro da tutelare. Quello che mi è dispiaciuto è che, su una possibilità di un eventuale divorzio tra me e il Napoli, a un mese e mezzo dalla fine del campionato, si sia già iniziato a parlare e si sia parlato di me alla Juventus.

No, assolutamente: non avevo nessun accordo con la Juventus e ho rifiutato categoricamente! A chiunque ha provato ad avvicinarsi, ho detto: 'Signori, io finché non avrò incontrato e parlato con De Laurentiis, non incontrerò niente e nessuno'. Sono stato chiaro.

Il mio rapporto con la tifoseria della Juve? Solo gli stupidi possono andare dietro a queste cose. Detto questo, per me la Juve è, era e sarà sempre la Juventus, è chiaro? Quindi nessuno, come ho detto, anche con il Lecce, potrà mai inficiare il mio sentimento nei confronti della mia storia, dove sono cresciuto. Mi dà fastidio perché tante volte anche dietro la mia persona, il mio personaggio, tanti ci marciano, sono degli avvoltoi, perché comunque mi rendo conto che il nome mio è diverso rispetto a tanti.

Mi ricordo benissimo anche quest'anno alla presentazione del Napoli, noi siamo lì in piazzetta e a un certo punto i tifosi iniziano a chiedermi di saltare con loro: “Chi non salta juventino è”. Io stoppo tutti e dico: “Fermiamoci un attimo. Non mi potete chiedere ciò che non potrò mai fare"... Io son sicuro che una volta che andrò via da Napoli, non mi metterò mai a saltare ad un 'Chi non salta napoletano è', ci dev'essere una forma di rispetto".

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