"Posso fare solo una telefonata?", drammatica testimonianza al Cotugno. Il prof Di Sarno: "Gente sana morta in 2 ore"

25.03.2020
07:50
Redazione

Coronavirus Napoli, toccante sntervista al dott. Di Sarno, dirigente dell'Ospedale Cotugno

Raffaele Vincenzo Di Sarno, dirigente della prima divisione dell’ospedale Cotugno di Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno:

Dottore Di Sarno, la paura è un sentimento che nell’immaginario non appartiene ai medici. «Non dovrebbe e non è. Ma quando ti capita di vedere gente che arriva qui con le gambe proprie e dopo due ore lotta per sopravvivere in Rianimazione, forse anche noi medici ci ricordiamo di essere persone vulnerabili, con sentimenti e reazioni che troppo spesso mettiamo a tacere. Comunque siamo in guerra e ce la faremo. E non è ottimismo di facciata. Supereremo anche questa».

Un’immagine, una voce che ha nella testa. «Quella di un collega deceduto qui qualche giorno fa. Prima di essere intubato ha detto al rianimatore: posso fare soltanto una telefonata? Devo sentire mia moglie. É stata l’ultima volta che ha parlato con lei. Ecco, quando vedi scene del genere, comprendi che questa esperienza anche per noi medici è unica. Ne abbiamo viste tante, al Cotugno siamo stati in prima linea a causa di tante epidemie, più o meno difficili da gestire. Ma il Covid è un nemico unico e subdolo che ricorderò per sempre». 

Molti medici sono risultati positivi, lei non teme il contagio? «Certo, può accadere anche a me. In questa settimana ho fatto tre tamponi. Siamo un polo infettivologico, l’unico con pronto soccorso in Italia, qui i percorsi sono protetti e le attrezzature per noi sanitari non mancano».

Vede i suoi figli? «Ho imposto loro l’isolamento, ma dopo tre tamponi negativi, adesso spero di vederli». 

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