De Laurentiis: "Ancelotti pezzo di Napoli, bravo coi top player. Da tifoso sarei già fallito, io invece faccio impresa"

05.05.2022
17:35
Redazione

Notizie SSC Napoli - Aurelio De Laurentiis e i temi trattati all'ITIS Giordani: rinnovo Mertens, Ancelotti e il fare impresa, ma non solo

Ultime notizie SSC Napoli - Aurelio De Laurentiis è stato ospite dell'ITIS Giordani di Caserta per parlare agli studenti dell'istituto. Una serie di incontri con imprenditori e personalità campane. Vi abbiamo raccontato in anteprima della risposta di De Laurentiis sul rinnovo di Dries Mertens. Ma arrivano ulteriori dettagli dal Corriere del Mezzogiorno.

De Laurentiis su Ancelotti

Come vi abbiamo anticipato, all'ITIS Giordani De Laurentiis ha parlato anche della gara di Champions League di ieri sera e in particolare di Carlo Ancelotti. Parlando agli studenti dell’Istituto tecnico industriale e liceo scientifico “Giordani” di Caserta in un incontro ospitato giovedì 5 maggio nell’aula magna, De Laurentiis sembra voler fare anche una sorta di mea culpa sul rapporto col tecnico di Reggiolo:

"Chi di voi ha visto Real Madrid - Manchester City ieri sera? È stata bella vero? Lì in mezzo c’era un pezzo di Napoli: Carlo Ancelotti. In fondo, noi napoletani siamo strani: siamo bravi a fare critica ma non anche autocritica".

Un chiaro riferimento a ciò che sarebbe potuto essere se Ancelotti fosse rimasto e che non è stato. Anche se, in un altro momento della mattinata e nello stesso contesto, tornando nuovamente a parlare di Ancelotti — da lui fortemente cercato e ritenuto come un “fiore all’occhiello” dei 18 anni da presidente — De Laurentiis non manca di sottolineare come:

«vinca, e lo sappia fare bene, da allenatore di squadre con top player».

De Laurentiis all'ITIS Giordani

Come vi abbiamo raccontato su CalcioNapoli24 in anteprima, però, all’incontro, voluto dalla dirigente scolastica Antonella Serpico e reso possibile grazie all’impegno della docente Annamaria Alois, Cavaliere del Lavoro, si è parlato di tanti argomenti.

Un’opportunità per i giovani ma anche per lo stesso patron del Napoli, che tra i ragazzi si districa assai bene usando un linguaggio spesso colorito, stando al gioco, fornendo assist su una serie di argomenti che catturano l’attenzione. De Laurentiis affronta con i giovani i temi legati all’attuale momento economico («Inflazione? Direi che siamo nel mezzo di una stagflazione, oggi è tutto così rarefatto, spento», osserva. «Poi vedo il successo al botteghino dell’ultimo film della Marvel, “Doctor Strange”, con 2,2 milioni di euro nella prima serata e allora penso che qualcosa si sta muovendo»); alla crisi russo-ucraina (Wladyslaw, un giovane di origini ucraine, gli chiede «come mai l’umanità ripete sempre gli stessi errori?» e De Laurentiis, di rimando, si produce in un’accusa agli Usa: «È da dopo il ‘29 che gli Stati Uniti hanno tratto vantaggio dall’espansione dell’industria bellica»); agli sbocchi nel mondo del lavoro («Se dovessi dare un consiglio ai giovani sarebbe questo: studiate in un contesto in cui vi siano dei contenuti e dove questi contenuti si possano commercializzare, vi sia una richiesta oggettiva»).

De Laurentiis sul Napoli e su Mertens

«Non posso essere solo tifoso, faccio impresa». In un modo o nell’altro, però, anche grazie alle domande degli studenti, De Laurentiis viene ancora trascinato sul terreno dello sport e della gestione di una società sportiva:

«Se avessi seguito solo il mio istinto di tifoso — ammette — saremmo falliti ogni anno. Invece io devo fare impresa. Il mio pensiero fisso è: come faccio a fare impresa in modo diverso rispetto a quelli che mi hanno preceduto e in tanti anni hanno vinto solo due scudetti?».

Con orgoglio il presidente azzurro ricorda qui che da quando ha preso il Napoli «sono trascorsi 18 anni, i bilanci sono sempre stati in positivo e siamo in Europa da 13 anni consecutivi» e che solo nel mondo occidentale la Nielsen attribuisce al Napoli «83 milioni di fans».

De Laurentiis con gli studenti

Gli si chiede: perché dove mettono mano gli sceicchi si vince e dove si fa impresa seria no? «E mi dite cosa ha vinto il Psg in tutti questi anni se non solo il campionato francese?» è la risposta. E ancora: «Il Chelsea di Abramovich è stato stimato 6,5 miliardi di euro ma quanti campionati ha vinto ultimamente?». Si parla di cinema («I miei registi preferiti: Fellini, Kurosawa e Kubrick»), delle accuse di «uomo solo al comando» che sovente gli vengono rivolte («Ma che str.....te sono? Lavoro con passione perché so che lo sto facendo per me»).

Poi, a incontro finito, qualcuno gli chiede del futuro di Mertens a Napoli. «Ne parleremo a fine stagione», risponde con un sorriso. Saluta, salta sul van con cui è arrivato e riparte per Roma.

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