De Laurentiis sui diritti TV: "Ho pronto un modello rivoluzionario: li cederei anche a Tim, Vodafone ed Amazon. Ecco quanto costerebbe alle famiglie"

08.07.2017
19:10
Redazione

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport circa la gestione dei diritti TV.

«Sono anni che predico di trovare un grande manager a cui delegare il compito di licenziare i diritti del campionato italiano in tutto il mondo, paese per paese, riferendosi direttamente ai singoli broadcasters, e senza intermediari. E’ un parere inascoltato a quanto pare, ma intanto restiamo indietro e si perdono non solo energie ma capacità finanziare che un mercato, affrontato in maniera appropriata, concederebbe».  

Ci sarebbero, in prospettiva, anche i diritti televisivi «italiani».  
Ho letto alcune considerazioni di Cairo, che è intelligente e sa guardare lontano, e condivido con lui un tema a me caro da un’eternità: produrre il calcio da soli tramite la nostra Lega, sviluppandolo in maniera innovativa. Andrebbero trovate banche disponibili ad anticipazioni da distribuire ai club di serie A, in maniera tale da salvaguardare l’aspetto finanziario all’inizio di ciascun campionato. Banche garantite, ovviamente, dalla successiva vendita al pubblico. E invece, dal punto di vista economico, fare in modo che la Lega licenzi le partite a tutti i broadcasters possibili, per farle trasmettere in pay. E quindi, le darei a Sky, a Mediaset Premium, a Tim vision, a Vodafone, ad Amazon e a chiunque altro capace di trasmette via pay sul territorio italiano. Verrebbe fuori una distribuzione omogenea, che raggiungerebbe dalle sette alle dieci milioni di abitazioni-abbonate. 

Avrà abbozzato anche i conti? 
Dieci euro a partita, fanno un abbonamento da trecentottanta euro a stagione a famiglia: si creerebbe un range d’incasso che va dai due miliardi e seicento milioni ai tre miliardi ed ottocento. E’ una forma di benessere per il sistema. Si creerebbero posti di lavoro, iniziative varie. Si potrebbe creare intorno agli eventi - dal sabato, alla domenica, al lunedì sera - un programma televisivo con contenuti esclusivi, sempre gestito dalla Lega. Manterrei la raccolta pubblicitaria delle partite e dei programmi redazionali a favore della Legacalcio. Riconoscerei a tutti i broadcasters una quota sugli incassi per la vendita degli abbonamenti, lasciando la differenza a favore della Lega e quindi dei singoli club».  

Notizie Calcio Napoli