Eboué spiazza tutti: "Non gioco, mio fratello e mio nonno sono morti: ho pensato al suicidio"
Dichiarazioni che fanno tanto discutere quelle rilasciate da Emmanuel Eboué al Telegraph. Il giocatore è stato fermato per un anno a cauda della sanzione della FIFA per non aver pagato il suo procutatore Sebastién Boisseau: "Ci sono giorni nei quali non mi va di alzarmi dal letto. Una volta ho pensato al suicidio. Mi faccio forza per la mia famiglia. Passo il tempo a pensare e leggendo la Bibbia e mi chiedo: Emmanuel, perché stai facendo questo? Non è buono per la tua famiglia. Mio figlio Mathis ha sette anni e gioca nelle giovanili dell'Arsenal. Ogni volta che vado a vederlo tutti mi chiedono se mi sono ritirato e cosa è successo e la cosa peggiora la mia situazione, mi deprime sempre più. Di gran lunga questo è il peggior momento della mia carriera. In più sono arrivati una serie di avvenimenti nello stesso periodo: il non poter giocare e la morte di mio fratello e mio nonno".