Guanghzou, Fabio Cannavaro a Sky: "Sono preoccupato, bisogna stare chiusi in casa. Inutile parlare di date, servono leggi chiare e pugno duro"

17.03.2020
17:40
Redazione

Intervista a Cannavaro

Ultimissime notizie calcio Napoli -  Fabio Cannavaro è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per dare la sua testimonianza dalla Cina sulla questione coronavirus:

"Sono in quarantena perchè sono tornato da Dubai che non è zona a rischio. Ho fatto tampone ed esami. Tutto negativo ma mi tocca stare in quarante na da quando sono rientrato in Cina e da 5 giorni non ho contatti con nessuno. Ho vissuto l'esplosione dell'epidemia in Cina e posso dire che qui la situazione è stata gestita in modo esemplare perchè per strada non c'era nessuno e ad ogni angolo c'era un posto di blocco. Era vietatissimo uscire di casa e dopo tre mesi il virus anche se non è stato battuto, si può dire che è sotto controllo. Sento gente in Italia sostenere che tra 10 giorni si potrà uscire ma non credo sia così perchè credo che non si potrà durare ancora a lungo. Bisogna insistere a stare a casa per non affollare le strutture che non sono adeguate ad accogliere tantissime persone. Bisogna evitare di infettarsi e l'unico modo per farlo è restare in casa. Bisogna essere uniti e compatti perchè siamo un paese che deve uscire da questa situazione. Servono leggi e pugno duro per restare in casa per permettere agli ospedali di lavorare con i pazienti in terapia intensiva. Con i miei compagni campioni del mondo del 2006 abbiamo iniziato un a raccolta fondi per la Croce Rossa Italiana che servirà per acquistare il materiale necessario per la lotta al coronavirus. In questo momento mancano attrezzature per permettere ai medici in prima linea di lavorare al meglio, e quest'iniziativa serve proprio per aiutarli nel loro lavoro. E' dura ma non bisogna mollare. Non serve dare date fino a quando non arriva il picco in Italia. Ora non si possono fare previsioni perchè sarebbe perdere tempo. Inutile parlare del futuro se non controlliamo il presente. Non mi stancherò mai di dire che bidogna restare in casa e anche la mia famiglia a Napoli sa che nessuno entra o esce di casa. Vanno a fare la spesa solo una volta a settimana. Voglio fare questo appello in maniera molto chiara: bisogna stare a casa. E' dura stare lontano dalla mia famiglia, ma ho dato leggi dure. Bisogna evitare il diffondere il contagio. Un paese avanzato coma la Cina ci sono voluti tre mesi per controllare il virus, mentre mi preoccupa che in Italia si sta ancora con carta e penna a parlare di date quando il problema è evitare il contagio. Io misuro la febbre ogni giorno e mando i dati alla polizia. Non chiudere la Lombardia subito è stato un gravissimo errore e adesso non se ne posso commettere altri".

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