Francini, ex Napoli: "Bisogna concentrarsi solo sul campionato! Questo Napoli è meglio del Milan di Sacchi"

15.02.2018
11:00
Redazione

Giovanni Francini, ex giocatore del Napoli e vincitore della Coppa Uefa nel 1988-89, ha rilasciato un'intervista ai taccuini del Corriere del Mezzogiorno.

Giovanni Francini, ex giocatore del Napoli e vincitore della Coppa Uefa nel 1988-89, ha rilasciato un'intervista ai taccuini del Corriere del Mezzogiorno. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24:

«Bisogna concentrarsi solo sul campionato».

Cosa ricorda di quelle due gare che permisero al Napoli di passare il turno?

«All’andata non fu semplice, i tedeschi avevano poche individualità, ma grande fisicità. Passammo in svantaggio, poi segnai il gol del pari ad una ventina di minuti dalla fine, strappando un pareggio che ci permise di affrontare la gara di ritorno con più tranquillità. Ed infatti, al San Paolo segnai ancora io di testa dopo due minuti, su cross perfetto di Maradona. Poi misi lo zampino anche sull’autogol del 2-0 che chiuse la pratica tedesca. Insomma, segnai due gol e mezzo, gli unici che realizzai in quella competizione».

Quella squadra vinse in Europa: il Napoli di quest’anno a cosa deve puntare?

«Al campionato. Sono sicuro che Sarri darà minuti ai giocatori fin qui poco utilizzati. Ha gli uomini già contati ed è giusto che si punti ad una sola competizione».

Che differenze e analogie ci sono tra quel Napoli e questo?

«Quel Napoli aveva il giocatore più forte di tutti i tempi, Maradona, e anche altri grandi giocatori, ma questo Napoli ha un gioco che sinceramente non vedevo da diversi anni nel nostro campionato».

A chi possiamo paragonare nel gioco il Napoli di Sarri?

«E’ superiore ed è ancora più bello da vedere rispetto al Milan di Sacchi degli anni Novanta ed è molto vicino al Barcellona di Pep Guardiola di qualche anno fa. Contro la Lazio ho visto quasi la perfezione».

Lo scudetto quando può decidersi?

«Nello scontro diretto e qualche punto si può ancora rosicchiare. Sarebbe determinante anche sotto il profilo psicologico».

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