Gabbiadini, l'agente: "Manolo si sta riprendendo. Tagli stipendi? Sto coi giocatori, i sacrifici devono farli anche i club"

08.04.2020
10:00
Redazione

L'agente di Manolo Gabbiadini parla dei tagli stipendi in Serie A

Notizie calcio - « La proposta della Lega sul taglio stipendi ai calciatori è inaccettabile, ma comunque adesso è inutile andare allo scontro. È necessaria una soluzione». Silvio Pagliari è consigliere dell’Aiacs (Associazione italiana agenti calciatori e società) e procuratore, tra gli altri, di Manolo Gabbiadini. L’ex attaccante del Napoli, ora alla Samp, è stato tra i calciatori positivi al Covid. « Ma sta bene, si sta riprendendo».
Allora Pagliari che ne pensa del documento della Lega?
«I club devono trattare individualmente con i calciatori. Noi come associazione agenti siamo a disposizione per trovare un accordo, abbiamo anche diramato un comunicato. Ma un presupposto è fondamentale».
Quale?
«Vogliamo dare una mano, non tutto il braccio».
È eccessiva la presa di posizione della Lega?
«I calciatori si sono messi già a disposizione con grande sensibilità. Tutti hanno donato, molti in silenzio. La soluzione dovrà essere condivisa».
Cosa intende Pagliari?
«Tutte le componenti devono rinunciare a qualcosa, in primis Fifa e Uefa, e non soltanto i calciatori. Mi riferisco ad allenatori, direttori sportivi e dirigenti. Ognuno dovrà fare la sua parte. I giocatori sono pronti, c’è la disponibilità di massima, ma non devono essere gli unici a risentire dell’emergenza coronavirus».
La Lega ha proposto 2 mensilità in meno se si riprende a giocare, 4 se la stagione non finirà.
«In questo momento è demagogia. Non sappiamo ancora nulla e se il campionato terminerà oppure no. È impossibile parlare precisamente dell’aspetto economico. Le società hanno la possibilità di pagare lo stipendio di marzo entro fine maggio, poi avremmo tutto il tempo di capire. Aspettiamo un quadro certo e le perdite precise di ogni club, poi possiamo affrontare seriamente l’argomento».
I campionati termineranno?
«Non posso dirlo io, deciderà il coronavirus».
Cosa risponderete alle società?
"È fondamentale evitare lo scontro. Serve buonsenso, evidenziando anche un altro aspetto».
Quale?
«Qualora ci fosse un’eventuale riduzione, una parte dei compensi dovrebbe rimanere al club di appartenenza, ma un’altra andrebbe destinata a tutti i dipendenti delle società e ai calciatori della serie C. Dobbiamo pensare a tutto il nostro movimento. Chi ha di più, deve aiutare i meno fortunati».
È d’accordo, dunque, con l’istituzione di un fondo di solidarietà?
«In questo momento vanno salvaguardati i compensi di chi guadagna meno e ha bisogno dello stipendio per mantenere la famiglia. Non bisogna lucrare sul coronavirus. I tagli devono essere ponderati».
Ma i calciatori hanno paura di riprendere a giocare?
«C’è molta attenzione sul tema. L’obiettivo è tornare in campo, quando ci sarà l’ok del Comitato scientifico e del Governo. È una decisione che non spetta né alla Lega calcio, né alla Figc. Bisogna attendere le giuste condizioni di sicurezza e poi verificare le condizioni di salute dei giocatori».

Fonte : Repubblica
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