Gallo: "Caprile, il papà un mio amico d'infanzia a Napoli! Al San Paolo folgorati da Maradona"

25.09.2024
16:10
Redazione

Ultime notizie SSC Napoli, Gianfranco Gallo parla di Elia Caprile e del suo papà napoletano

Ultime news SSC Napoli - Gianfranco Gallo, napoletano, attore, drammaturgo, sceneggiatore e regista, ha raccontato sui social l’amicizia che lo lega, sin dall’infanzia, con Gigi Caprile, papà di Elia, portiere del Napoli che sostituirà nelle prossime partite Meret infortunato: una vita tra lo stadio San Paolo, il tifo giovanile per il Milan e la folgorazione dopo aver visto la presentazione di Diego Maradona. Le infinite partite di pallone nello spazio dei Distinti di fronte la casa natale di via G.B. Marino, con i cappotti usati per delimitare le porte. Ecco un estratto dall'intervista di Gallo all'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno:

Con Gigi Caprile eravate inseparabili, come nasce la vostra amicizia?

«Siamo cresciuti insieme, ne abbiamo fatte di cavolate. Quello che ci univa era la malattia per il calcio: io giocavo da libero, come si usava una volta, e lui era un grande terzino: possente ma era davvero forte. All’università lui si iscrisse alla facoltà di Economia e Commercio, io a Giurisprudenza. Dopo la laurea si è trasferito a Verona. Da allora ci siamo sentiti poco e ha perso completamente l’accento napoletano: mi ha fatto un certo effetto. Dopo il mio post su Facebook, con mia grande gioia, Gigi mi ha scritto un messaggio: giovedì sarà al Maradona per vedere il figlio giocare contro il Palermo e venerdì ci rincontreremo. Sarà una bella emozione e continueremo a ricordare gli episodi che hanno scandito la nostra vita. In compagnia del mio mitico motorino Boxer che ha dovuto sopportare tutte le nostre imprese».

Compagni di bravate e tifosi del Milan.

«Da piccolo a Natale sotto l’albero volevo la maglia rossonera. Erano i tempi di Pierino Prati, Rivera: eravamo innamorati di quel calcio sublime, poi sono stato folgorato da Diego. Il giorno della sua presentazione al San Paolo, il 5 luglio del 1984, acquistammo il biglietto e da allora è stato amore incondizionato per i colori azzurri. Almeno io, non so se lui è rimasto di fede milanista, spero abbia cambiato idea. Ora c’è anche il figlio che gioca nel Napoli allenato da Antonio Conte: ore le cose vanno meglio, la squadra gira e tutti noi tifosi possiamo sognare».

Elia Caprile
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