
Genta a CN24: "La trappola di mercato del Mondiale? Leggo cifre enormi per Amrabat. Club italiani esterofili? Non credo siano così fessi"
Il giornalista di Radio24 Carlo Genta è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (79 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli.
Ecco quanto evidenziato da CN24:
“Il nome del Mondiale che può risultare trappolone sul mercato? Mi viene in mente Whiteside, nord-irlandese che giocò al Mondiale a 17 anni e tutti pensavano fosse un fenomeno, oppure James Rodriguez iper valutato nel 2014 pur essendo un buon giocatore. Ounahi del Marocco mi è piaciuto, Julian Alvarez è un super giocatore così come Enzo Fernandez. Amrabat noi lo conosciamo in Serie A, è un bravo giocatore ma non fuoriclasse: se però leggo valutazioni oltre i 30 milioni di euro, andiamo troppo alti. Onestamente i giocatori vanno valutati: Casemiro sappiamo quanto vale e discutiamo su certe cifre, Amrabat ha fatto un ottimo Mondiale ma a 100 milioni di euro andrebbe portato in braccio.
L’Italia di Mancini? Se non siamo ottimisti per il futuro che dobbiamo fare? L’Italia non è la più forte in Europa e non è una squadra che resta fuori dai Mondiali: ne ho almeno dieci in Qatar che meritavano di meno. Le competizioni a partita secca sono una cosa che vale il torneo all’oratorio, i valori veri non escono fuori. Le coppe hanno questa componente variabile che non si può togliere, e certe volte escono sorprese.
Lo stage della Nazionale? Non so quanto potranno aiutare i ragazzi convocati in questi giorni da Mancini, specialmente chi gioca in Serie B. Il ct ha pescato Zaniolo dalla Primavera, è impossibile dirlo adesso perché tra chi è andato allo stage abbiamo visto un po’ Carnesecchi e Casale, ad esempio. Se non trovano spazio in Italia, andassero all’estero e diventassero grandi altrove facendo esperienza fuori dai confini. Dobbiamo diventare anche noi prodotto di esportazione, vediamo se Lucca esce fuori all’Ajax ad esempio.
Club italiani esterofili? Non credo siano così fessi i club, in condizioni di mercato a parità di condizioni se un italiano è più forte viene preso al posto dello straniero. Se a condizioni di mercato non è così, si va a prendere quello che conviene di più a parità di talento. Non c’è bisogno del protezionismo”