Giaccherini scherza: "Un Mondiale senza Italia non lo guardo! Insigne e Diawara hanno un soprannome per me. La dance anni '90 è il top, su Despacito..."

12.10.2017
17:50
Redazione

Lunga intervista dell'attaccante del Napoli Emanuele Giaccherini direttamente negli studi di Radio Kiss Kiss, durante il programma 'Mi piace':

"Nazionale? Non l'ho vista benissimo, però l'Italia bene o male quando tocca il fondo trova sempre qualcosa per risorgere: credo che andrà al Mondiale, un Mondiale senza Italia non lo guardo (ride, ndr). Abbiamo un'ottima squadra con giocatori forti, ma il pass per il Mondiale dobbiamo guadagnarcelo.

Giaccherinho? Soprannome nato alla Juventus, a Napoli Albiol lo chiamiamo 'chori'...ma non so perchè! Qui mi chiamano Giaccherinho, a partire da Insigne e Diawara. Mi piace, devo dire la verità.

Premier League? Avevo la famiglia dietro, è stata una esperienza bellissima di vita e professionale: vivi un'altra realtà ed un'altra cultura, hai altre abitudini ed è servita molto per la mia vita.

Il rapporto con le mie figlie? La più grande non è tanto presa, mentre la più piccola vuole venire allo stadio e vuole vedere le partite (ride, ndr).

Non sono molto social, l'ultima foto l'ho messa un mese fa con Clementino: me lo gestisce mia moglie. Il rapporto tra il calciatore e la fede? Non aiuta tanto nella carriera, più nella vita: mi faccio il segno della croce prima di entrare in campo, siamo una famiglia cresciuta con dei valori e che la domenica va a messa. E crediamo sia la giusta via da insegnare ai nostri figli.

Generi musicali? Mi piace un po' tutto, la dance anni '90 resta sempre il top. Sono cresciuto con quella: quando andavo a ballare, non ballavo nemmeno. Sono un po' introverso, non mi lasciavo andare. Ma dai 17 ai 18 anni pure io facevo le tre, le quattro di mattina: c'è più di un cocktail buono, ma negli ultimi anni ammetto di non essere andato molto in discoteca.

Ero ancora al Cesena, non mi aspettavo di arrivare alla Juventus e nemmeno in Nazionale.

Mia moglie dice che sono ansioso? Vado in ansia più se devo prendere il treno che se devo giocare una partita importante, magari parto un'ora prima e preferisco aspettarlo mezz'ora piuttosto che perderlo.

Come ho conquistato mia moglie? Cenammo assieme in un locale, mi piaceva e le chiesi l'amicizia su Facebook: da lì è nato tutto. Con le donne sono sempre stato fine: parto dal fiore, poi il ristorante e la cena...

In Norvegia pagheranno giocatori e giocatrici in nazionali in parti uguali? Non so, magari lì i maschi non hanno gli stessi stipendi che si hanno in Italia. Dipende dagli introiti...

La canzone estiva che più mi ha rotto i maroni? Despacito (ride, ndr)".

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