Graffiedi: "Al Napoli manca un bomber, Lukaku guadagna quanto tutto il Venezia e non ha fatto la differenza"

19.03.2025
18:50
Redazione
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mattia Graffiedi, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Milan. Di seguito, un estratto dell’intervista. 
 
È uno dei pochi ex Napoli ad aver giocato in nazionale. Il Napoli ha fornito calciatori alle nazionali principalmente nelle ere Ferlaino e De Laurentiis: questo rende ancora più merito al percorso fatto dal Napoli di De Laurentiis negli ultimi vent'anni? 
"Assolutamente sì. Sappiamo che le squadre di vertice sono quelle che forniscono più giocatori alle nazionali. Il Napoli, negli ultimi quindici anni, ha sempre disputato campionati di alto livello e ha acquistato calciatori di valore, anche per le nazionali. Questo è un grande valore aggiunto e va riconosciuto. Bisogna fare i complimenti alla società per il lavoro svolto." 
 
Oggi si parla della realizzazione imminente del centro sportivo. Secondo lei è l’unica cosa che manca al Napoli di De Laurentiis per competere con le altre big? 
"Sicuramente è una base fondamentale. In Italia non è semplice realizzare un centro sportivo di alto livello, ma è un aspetto fondamentale. Molti club come la Fiorentina lo hanno già, e al Napoli mancava solo questo per completarsi. La sua costruzione aggiungerà ancora più blasone e prestigio alla società. Il Napoli sta lavorando bene e tutti sappiamo quale sia l'obiettivo di quest'anno. Speriamo possa essere raggiunto." 
 
Il Napoli è ancora in corsa per lo scudetto? 
"Sì, assolutamente. È vero che l’ultimo pareggio a Venezia e la vittoria dell’Inter complicano le cose, ma molto si deciderà nelle prossime due giornate. Il Napoli dovrà affrontare due big come Milan e Bologna, e dovrà cercare di rimanere in scia dell’Inter. Poi anche i nerazzurri avranno un calendario complicato tra Coppa Italia, Champions League e scontri diretti. Il Napoli deve rimanere lì e sono convinto che Conte, come tutti lo conosciamo, non mollerà. Certo, il pareggio di Venezia ha rappresentato un passo falso. È mancata la lucidità sotto porta. Nel primo tempo la squadra ha avuto diverse occasioni ma non è stata cinica. Sono quelle partite in cui, se non segni, diventano sempre più complicate. Più il tempo passa, più aumenta il rischio di perdere punti, come è quasi successo. La mancanza di gol ha pesato molto." 
 
Sono mancati i gol o gli uomini gol? 
"Un po’ entrambe le cose. Alcuni giocatori non sono ancora al massimo della condizione. Sono contento della crescita di Raspadori, ma al Napoli manca un vero bomber di riferimento. Pochi si aspettavano che a Venezia la squadra non riuscisse a vincere, anche perché sulla carta avrebbe dovuto portare a casa i tre punti senza troppe difficoltà. Lukaku guadagna quanto più o meno tutta la rosa del Venezia, era naturale aspettarsi che trascinasse gli azzurri alla vittoria, ma non è andata così. Il suo rendimento è stato inferiore alle aspettative. Si parlava delle sue condizioni fisiche e del fatto che, una volta tornato in forma, avrebbe fatto la differenza come sempre. Invece, ancora non è il Lukaku che conosciamo. Siamo arrivati alla fase finale della stagione, quindi o torna quello di sempre e aiuta il Napoli nella corsa al titolo, oppure diventerà ancora più difficile. Ha avuto tempo perché è arrivato tardi, a fine mercato, ma ora si sente il penso della mancanza dei suoi gol.” 
 
Dopo la sosta, il Napoli sfiderà il Milan. Lei è un doppio ex: quanto sta deludendo il Milan in questa stagione? 
"Il Milan ha deluso molto. In campionato ha buttato via punti preziosi, in Champions è uscito prematuramente. Certo, resta in corsa per la Coppa Italia e ha vinto la Supercoppa, ma anche in caso di successo in coppa nazionale non si potrà parlare di una stagione positiva. All’interno del club ne sono consapevoli. Milan e Juventus sono le due grandi deluse dell’anno, ma i rossoneri, tra due settimane, faranno una grande prestazione contro il Napoli. Dal Milan ci si può aspettare di tutto. Ha un organico forte e una squadra che avrebbe dovuto lottare stabilmente per le prime posizioni. Il Napoli dovrà stare attento, perché sarà una partita difficile. Questo è il momento decisivo: se farà due grandi prestazioni contro Milan e Bologna, e otterrà risultati positivi, potrà giocarsi il titolo fino alla fine con l’Inter." 
 
Con Lukaku che fatica a trovare continuità sotto porta, Raspadori si è messo in mostra, soprattutto da quando si è passati al 3-5-2 con il recupero di David Neres. Tornerebbe al 4-3-3 o manterrebbe questo assetto? 
"Raspadori è un giocatore di grande intelligenza tattica, ed è giusto puntare su di lui. Il suo ruolo ideale sarebbe dietro una punta di riferimento, infatti il Napoli con il 3-5-2 ha ottenuto buoni risultati ed è più organizzato. Conte troverà la soluzione migliore per sfruttare le qualità di tutti. Mi aspetta quindi un ritorno al 4-3-3 con Neres e Raspadori sulle fasce, al massimo, con Raspadori che possa subentrare a gara in corso. Penso che si possa trovare una soluzione per farli giocare entrambi. Raspadori può adattarsi anche a un ruolo da esterno, perché è un giocatore molto intelligente. Ha già interpretato quel ruolo e sa farlo bene. Conte troverà il modo di inserirlo nei movimenti offensivi e di farlo rendere al meglio." 
 
 
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