Graffiedi: "Lindstrom non riesce ad esplodere ma quando ADL si impunta, è difficile fargli cambiare idea"

08.05.2024
18:20
Redazione

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mattia Graffiedi, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Fiorentina. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Che chance ha la Fiorentina di qualificarsi in finale? “Grandi. Sono molto fiducioso, anche se sarà una partita difficilissima. Il risultato dell’andata lascia ancora speranza al Brugge, che sta risalendo anche in campionato. Resto fiducioso per la qualificazione dei viola” Poteva finire con un risultato ben più ampio la gara di andata dei viola… “Sicuramente il risultato sta molto stretto alla Fiorentina, che poteva sfruttare le tante occasioni costruite. Oggi, però, ci sarà da concentrarsi sul ritorno. Sono sicuro che Italiano avrà preparato la gara per sfruttare al meglio il piccolo vantaggio”

Perché crede che siano ancora in molti a non ritenere Italiano un tecnico pronto? “Ci auguriamo che, con il successo nella finale di Conference, eventualmente, si possano mettere d’accordo un po’ tutti. Ha svolto un ottimo lavoro a Firenze ma, purtroppo, nella valutazione di un tecnico si tiene conto principalmente di quelli che sono i trofei vinti in carriera. Se lo meriterebbe Italiano ma anche la piazza di Firenze”

È pronto per il salto in una grande squadra? “Sono convinto di sì. È giusto che un allenatore che sta crescendo, che sta proponendo idee valide, possa poter sfruttare una grande occasione. Ai tecnici emergenti del nostro calcio deve poter essere concessa questa occasione”

Napoli potrebbe essere la sua destinazione, il prossimo anno? “Già da diversi mesi c’è questa voce. Italiano potrebbe essere la scelta giusta, un allenatore giovane, con idee. Italiano è un candidato, così come Pioli, ed è un allenatore che farebbe al caso degli azzurri”

Dopo l’esperienza sulla panchina del Milan, crede che Pioli abbia ancora qualcosa da dare? “Questi cinque anni al Milan dimostrano quanto Stefano abbia fatto bene. È difficile rimanere così a lungo in un club. Oggi, si pretende sempre di vincere, ma sono sicuro abbia ancora tanto da dare”

Potrebbe essere un profilo adatto al Napoli? “Ha esperienza, grande calma e tranquillità. È un allenatore che si è fatto valere anche in Europa, con il Milan. Assieme ad Italiano, è un tecnico a cui il Napoli deve puntare per ripartire”

Crede che De Laurentiis riuscirebbe a fare un passo indietro nella gestione di squadra al fine di concretizzare un eventuale approdo di Antonio Conte a Napoli? “E’ da vedere… Qualora il Napoli scegliesse Conte, vorrebbe dire che il club è intenzionato a tornare al successo nell’immediato. Conte è un vincente, un grandissimo allenatore. Con lui si vince subito, ma cambiano anche i budget. Sono discorsi diversi quelli inerenti a Pioli e Italiano e quelli su Conte. Con i primi, infatti, si approccerebbe ad un progetto pluriennale”

Si è fatto un’idea di quale possa essere il ruolo più idoneo a Lindstrom? “E’ un giocatore che non riesce ad esplodere. Tanti calciatori, giunti dall’estero, non riescono ad esprimersi in Italia. Lo vedo molto bene sull’esterno, viste le sue qualità nel rientrare e nel calciare. Punterei su di lui il prossimo anno”

De Laurentiis, in conferenza, aveva giustificato l’acquisto di Lindstrom con un foglio sul quale erano elencate le presenze di Lindstrom come esterno destro… “Nella sua carriera, ha fatto vedere le migliori cose tra le linee, è vero. Quando De Laurentiis si impunta su una cosa, è difficile fargli cambiare idea. Lo dimostra anche come ha gestito questa stagione…”

Il presidente, dunque, è tra i responsabili della deludente stagione? “Sicuramente sì. Le scelte partono tutte dal presidente. Una grande responsabilità è anche da attribuire al patron azzurro, oltre che agli allenatori e giocatori”

A chi darebbe la fetta maggiore di responsabilità? “Alla società. Si pensava che con Mazzarri, dopo Garcia, si sarebbe potuto garantire una sterzata. Tuttavia, la squadra, in quel momento di difficoltà, aveva bisogno di un tecnico di personalità. I cambi, le scelte, hanno influito sulla stagione degli azzurri”

Il vero Kvara è quello visto la passata stagione o il calciatore poco sopra la media di quest’anno? “Lo scorso anno, forse irripetibile, ha fatto vedere grandi cose. Quest’anno, non è stato l’unico calciatore in difficoltà, a parte Osimhen che, però, figura tra i migliori centravanti al mondo. Il georgiano ha bisogno del supporto della squadra. Non si può puntare tutto su Kvaratkshelia. È un giocatore importante che sono sicuro tornerà protagonista nella prossima stagione. Il Napoli deve puntare su di lui”

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