
L'avv. Grassani: "SSC Napoli e De Laurentiis? L'ho sentito per la gestione dei contratti. Sulla questione playoff in Serie A..."
Serie A - Mattia Grassani, legale della SSC Napoli, parla della ripresa del campionato italiano. Si dia a Spadafora il tempo di poter lavorare e trovare il giusto compromesso
Ultime calcio - Mattia Grassani, legale della SSC Napoli ed esperto di diritto sportivo, è intervenuto in diretta alla radio ufficiale della SSC Napoli, Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione 'Radio Goal', per parlare delle ultime notizie sul Napoli calcio. Ecco quanto evidenziato da Calcio Napoli 24:

Ripresa Serie A, le parole di Grassani del Napoli
"Per evitare problemi, serve che non ci si alleni in strutture all'aperto. Le conseguenze di infortuni o contaminazione del virus, porterebbe al danno maggiore in quanto non sarebbe curato in una struttura gestita dalla società. Bisogna lavorare per costruire, non per distruggere. E' una realtà che vive evoluzioni inaspettate.
E' un segnale forte quello che è arrivato, tutti si sono pronunciati per la ripartenza. Diamo la possibilità anche a Spadafora e Speranza di poter affinare il protocollo e il percorso, lavorando per il bene comune. Fino a quando non ci sarà il vaccino, dovrà allenarsi in sicurezza: il calcio è importante per il paese.
App? Strumenti che in un regime ordinario non troverebbero ingresso nel paese. O la usano tutti o nessuno, ci sarebbe un utilizzo disomogeneo. Il bene comune è quello di avere tracciabilità per gli sportivi: ho favorito una scheda sanitaria, proprio qualche giorno fa. Così si riesce ad avere un monitoraggio maggiore e reale della situazione.
De Laurentiis? L'ultima volta l'ho sentito per la gestione dei contratti. Non l'ho più sentito.
Se non si potesse portare a termine il calendario nato ad agosto scorso, allora serve trovare una soluzione. Se si fa il playoff a due, anche le squadre in odore di retrocessione potrebbero rivendicare lo stesso trattamento e non se ne uscirebbe più. Il calcio di serie A non è solo della prima o della seconda, ma anche di tutte le altre che potevano lottare per i propri obiettivi"