Graziani: "Approccio negativo del Napoli ad Anfield, Milik e Callejon non possono sciupare quelle occasioni. Europa League? Livello altissimo"

13.12.2018
11:10
Redazione

Ciccio Graziani, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista al quotidiano "Il Mattino". Insomma, questo Liverpool è una

Ciccio Graziani, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista al quotidiano "Il Mattino".

Insomma, questo Liverpool è una vera maledizione.

«Sembrerebbe proprio di sì. Ogni volta che ci giochiamo contro le prendiamo».

Ad Ancelotti, però, qualche volta è andata bene.

«Beato lui. Però questi risultati sono la dimostrazione che il calcio inglese ha una qualità superiore rispetto a noi». 

Ancelotti avrà ripensato alle due finali perse contro i Reds da giocatore e da allenatore al momento del sorteggio?

«Forse inconsciamente qualche fantasma ti viene: già sei capitato in un girone difficile, poi devi andarti a giocare il passaggio del turno all'ultima ad Anfield: un pensierino ce lo fai».

Quindi cosa non è piaciuto della gara di martedì sera?

«Nel primo tempo l'approccio del Napoli non è stato buono. Poi è andato a migliorare e ha trovato più sicurezza. Il Liverpool è una squadra che ti pressa alto e i suoi giocatori non buttano mai la palla».

Ma come si torna a lavoro dopo una sconfitta del genere?

«Psicologicamente è una cosa che senti. Ma a giudicare le parole di Ancelotti e dei giocatori mi sembra che tutti abbiano capito che il Napoli esce a testa alta. Ha fatto il massimo, anche se non è bastato».

Qualche demerito c'è?

«Negli ultimi 15 minuti dovevi fare di più. Milik ha avuto una grande occasione e doveva buttarla dentro. In partite del genere le occasioni vanno concretizzate. Anche Callejon ha sbagliato una palla gol clamorosa. Il calcio è fatto di momenti e opportunità».

Pensa che oltre agli attaccanti abbia fallito in generale la vecchia guardia del Napoli?

«Mi aspettavo qualche giocata in più da parte da Insigne, Callejon, Hamsik e Mertens. Sono loro i giocatori che devono mettere in difficoltà il Liverpool».

Ora però si pensa già all'Europa League.

«Innanzitutto bisogna chiamarla Champions 2, perché il livello delle squadre è altissimo. Ma il Napoli può vincerla. Fa bene Ancelotti a dire di volerci puntare forte. In Europa League puoi prendere belle soddisfazioni, mentre il rischio di andare a casa dopo uno o due turni di Champions sarebbe stato alto».

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