Il preparatore atletico Albarella: "Nel calcio moderno bisogna allenare tenendo presente l’indice di prestazione, i moduli vengono in secondo piano. Stasera è fondamentale per la stagione di entrambe le squadre"

20.01.2021
18:30
Redazione

Albarella parla di Juve Napoli

Napoli - “La partita di stasera sarà importante per il prosieguo della stagione di entrambe le squadre - queste le parole di Eugenio Albarella, preparatore atletico con un passato, tra le tante, nel Napoli e nella Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su Radio 1 Station -. Tutte le squadre dei vari campionati hanno problemi di infermeria, è impossibile avere certezze perché ci sono diverse variabili nuove e molte difficoltà dovute ai calendari troppo compressi ed alla pandemia. Inoltre, giocare senza pubblico è molto complicato. Il Napoli arriva meglio a questa sfida, ma Gattuso non sottovaluta l'avversario, è uno sveglio. Il risultato di stasera è imprevedibile. Conta più la tattica o la condizione? Beh, il discorso fisico non può essere non sottolineato nel momento in cui la condizione si mantiene giocando, perché non c'è tempo per gli allenamenti. Si gioca, si fa defaticamento e poi è già tempo di una nuova rifinitura. Davvero complicato trasferire il furore agonistico ogni tre giorni, non c’è tempo. Il calcio di oggi è completamente diverso da quello delle precedenti stagioni: la frequenza delle partite è aumentata, pertanto bisognerebbe allenare i ragazzi tenendo presente l’indice di prestazione. I calciatori di alto livello potrebbero trovarsi a giocare circa settanta partire in una sola stagione, ed i dati ci dicono che ogni due azioni si rischia uno scontro fisico. Nelle stagioni precedenti si disputavano al massimo 50 gare. A questo bisogna aggiungere la velocità del calcio di oggi, con concetti tattici che mirano a ridurre spazi agli avversari. Inoltre 10 anni fa vedevamo 250 - 300 azioni in partita. Adesso si arriva al doppio. Di conseguenza, è aumentato il volume, l'intensità e il rischio infortuni. Questi numeri ci fanno capire che il calcio attuale è davvero complesso. Noi preparatori abbiamo riportato metodologie di sport diversi in questo mondo, cerchiamo di rendere gli atleti più forti fisicamente ma c'è poco tempo per farli migliorare. È il momento giusto per cambiare strategie di allenamento”.

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