Juventus, Francesco Baldini ai microfoni di CalcioNapoli24.it
Juventus, Francesco Baldini ai microfoni di CalcioNapoli24.it

Juventus, Baldini a CN24: "Anni complicati a Napoli, da Ferlaino a Naldi e Corbelli! Il mio autogol contro il Bologna finì a Mai dire Gol, a Gaetano serve tempo per sbagliare" [VIDEO]

18.06.2019
18:40
Simone Guadagno

"L'Isola d'Ischia si tinge d'azzurro" - Terza edizione del Grande Evento Estivo organizzato dal Club Napoli Isola d'Ischia e dal Club Napoli Campobasso. Tra gli ospiti presenti al weekend isolano, presente anche Francesco Baldini, ex difensore del Napoli dal 1995 al 2001 e nella stagione 2002/2003, oggi allenatore della Primavera della Juventus. L'allenatore è intervenuto ai microfoni di CN24:

Che ricordi ha di Napoli?

"Sono legatissimo a Napoli, sono stato sette anni della mia vita e della mia carriera calcistica, in un periodo difficile, molto difficile e ricco di cambiamenti. Siamo passati da un presidente importante come Ferlaino a Naldi e Corbelli. E' stato un periodo di cambiamento in un Napoli difficile. C'era una situazione economica complicata e ne abbiamo risentito tutti. Nella prima parte, molto bella, c'era Boskov come allenatore, poi arrivò Simoni con cui arrivammo in finale di Coppa Italia. Dopo arrivarono anni molto complicati. Un'annata positiva fu quella della vittoria del campionato con Novellino. In mezzo ci furono tante difficoltà, ho fatto il capitano per molto tempo e conosciuto davvero tante difficotà. Napoli, in ogni caso, fa parte della mia vita".

Momento amarcord: fu autore di uno sfortunato autogol con la complicità di Nando Coppola in un Napoli-Bologna finito 1-5:

"In quel periodo c'era Mai dire Gol, andò non so per quanto tempo. Ricordo questo retropassaggio, con Coppola che rinvia questa palla e me la tira su un ginocchio: è stata l'unica autorete che ho fatto in tutta la carriera, non ne ho fatte altre. Me lo ricordo benissimo".

Quel è stato il compagno di spogliatoio che ricorda con più affetto?

"Sono molto legato a tutti i miei compagni. Uno a cui sono ancora legato e con cui ho un ottimo rapporto è Massimo tarantino, mio testimone di nozze. E' un fratello, è sicuramente quello con cui sono più legato".

Ha avuto modo di osservare da vicino Gianluca Gaetano, giovane attaccante del Napoli: cosa gli consiglia per la prossima stagione?

"Con i ragazzi bisogna stare sempre molto attenti. Non lo conosco personalmente ma mi è sembrato un ragazzo pronto al salto. A tutti i ragazzi bisogna concedere degli errori, sappiamo già che se dovesse far parte della rosa del Napoli sarebbe un giocatore importante che esce dal settore giovanile. Bisogna avere il coraggio di metterlo dentro ma bisogna avere il coraggio di aspettare i giovani e di concedergli la possibilità di sbagliare. E' dagli errori che si impara, non quando le cose vanno bene. Sarebbe un'ottima cosa per tutto il movimento, per il settore giovanile del Napoli e per la prima squadra. Dopo, però, bisogna avere la consapevolezza che è un ragazzo e che ha il dovere ed il diritto di poter sbagliare qualche partita e qualche gol davanti alla porta. Mi auguro non accada ma questo succederà e bisognerà stare concentrati su questi aspetti, qualora partisse con la prima squadra".

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