
L'ex arbitro Giacomelli: "D’Onofrio mi ha estromesso dall’Aia. Decideva promozioni e dismissioni degli arbitri"
L'arbitro Giacomelli ha parlato al quotidiano repubblica dello scandalo D'Onofrio
"È D’Onofrio che ha deciso la mia estromissione". Piero Giacomelli, ex arbitro prima sospeso e poi dismesso dalla Serie A per un’irregolarità nei rimborsi spese da 71,40 euro, è certo che il procuratore arbitrale Rosario D’Onofrio esercitasse un’influenza enorme nell’Aia, l’Associazione italiana arbitri.
"Negli ultimi due anni decideva, sotto le vesti di Procuratore dell’Aia, con i suoi provvedimenti, promozioni e dismissioni degli arbitri di Serie A e Serie B", ha detto Giacomelli parlando di D’Onofrio in un’intervista rilasciata a Repubblica. "Per un mero errore formale, D’Onofrio ha spinto affinché per soli 17 giorni di squalifica, superassi i 12 mesi sufficienti a farmi uscire definitivamente dalla Serie A. In casi simili, per errori formali, la segreteria segnala prima le incongruenze per poterle correggere. Non potevo essere punito per il rendimento in campo e allora si è attaccato ai rimborsi. Lo ha fatto anche con altri come Pasqua, Massa, La Penna, Robilotta. Sono convinto che D’Onofrio fosse il braccio armato delle dismissioni. Il 22 aprile, durante una riunione dell’Aia, il vicepresidente Baglioni ha detto in aula che io sarei stato dismesso a fine stagione, ma la mia udienza era fissata solo a maggio. Poi, mentre aspettavo il giudizio del Coni, mi ha contestato un’altra violazione del codice etico per mancato aggiornamento dell’anagrafica. Ma è dal 1992 che all’Aia ho fornito i miei documenti di identità".
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