
La Verità, Tarallo: "Ho solo un dubbio riguardo l'acquisto di Lang. Menomale non il Napoli non prese Comuzzo"
07.07.2025
20:00
Redazione
A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità". Di seguito, un estratto dell'intervista.
Carlo, questa è un’estate rovente anche dal punto di vista del calciomercato per il Napoli, che ha già chiuso due colpi importanti: Kevin De Bruyne e Luca Marianucci dall’Empoli. Questa dovrebbe essere anche la settimana degli arrivi di Noa Lang dal PSV e di Sam Beukema dal Bologna. Secondo le notizie in suo possesso, dopo questi ultimi due acquisti il Napoli si concentrerà sulle cessioni o continuerà a lavorare sulle acquisizioni?
“No, in realtà l’unica cessione da portare a termine è quella di Osimhen, che è anche la più rilevante. Poi, sinceramente, non vedo particolari problemi finanziari. Non è che siamo una società che, se non vende, non compra. Non credo proprio. Il Napoli sta procedendo con criterio. Ritengo che si stia operando secondo un piano ordinato e ben definito. Con questi due ultimi acquisti, il Napoli ha coperto due ruoli fondamentali: l’esterno sinistro, molto bene, e il difensore centrale, ancora meglio. Beukema è stato uno dei pilastri del Bologna che è andato in Champions. Un difensore affidabile, di spessore. Ora bisogna solo vedere cosa fare sulla fascia destra: io credo che lì ci sarà la prossima mossa, perché serve un vice Politano.”
Quindi, in sostanza, adesso ci sarà una leggera decelerazione sul mercato?
“Esatto. Non ci sarà un vero e proprio stop, ma sicuramente si rallenterà un po’. Quello che si doveva fare è stato fatto. Manca solo, numericamente, un’alternativa a Politano. Ecco, quella è la prossima casella da riempire. Sulle cessioni, invece, Simeone non avrà problemi a trovare una sistemazione. Può fare tranquillamente il titolare in una squadra di Serie A di fascia media. Poi ci sono anche altre uscite di seconda linea da valutare, come Zerbin, per esempio. Non credo ci saranno difficoltà particolari. Chi lo prende, prende un giocatore affidabile.”
A proposito di Osimhen, sembra il Milan abbia fatto un sondaggio: esclude la possibilità di una cessione in Italia?
“Beh, Higuain è stato venduto alla Juve, no? Non è detto che la storia non possa ripetersi. Se è stato venduto Higuain, potrebbe essere venduto anche Osimhen al Milan o alla Juventus. Non vedo un De Laurentiis che esclude a priori l’Italia per una questione morale. Parliamo anche di esigenze finanziarie e di occasioni di mercato.”
A differenza del periodo di Higuain in cui il Napoli inseguiva, oggi il Napoli è favorito per lo Scudetto e quindi non avrebbe senso rafforzare le rivali dirette…
“Sì, questo è un ragionamento che può stare in piedi. Ma, come abbiamo visto, se Osimhen rifiuta tutte le altre destinazioni e decide di voler andare al Milan, che fai? Alla fine, non credo comunque che accadrà. Perché non credo che Milan o Juve possano permettersi il suo ingaggio. Alla fine penso che si andrà all’estero. Però ormai siamo in balia di questi ragazzi: se lui dice no a tutte le offerte e impone la sua scelta, che fai? Il Napoli è il favorito naturale per lo Scudetto, perché ha già vinto l’ultimo campionato e sta facendo un mercato importante. Quindi, anche senza cessione di Osimhen — cosa che, ripeto, non credo — il Napoli sarebbe talmente ben rinforzato che potrebbe andare molto avanti in Europa. Anzi, è Osimhen che dovrebbe fare il pazzo per restare, perché si andrebbe in carrozza a vincere di nuovo lo Scudetto e può giocarsi le sue chance fino in fondo anche in Europa. Napoli resta la sua casa naturale: il rapporto con la società, però, è complicato. Non tanto per lui, ma per chi lo circonda. Lo vedo gestito in maniera poco matura, non da top player. E così rischia di restare parcheggiato ancora una volta, come già successo in passato.”
Passiamo a Noa Lang. Questa dovrebbe essere la sua settimana. Parliamo di un calciatore talentuoso ma estroso, soprattutto fuori dal campo. Secondo lei, cosa ha spinto Conte a chiederlo?
“Il comportamento è l’unico aspetto che lascia qualche punto interrogativo. Il ragazzo non è particolarmente disciplinato. Probabilmente Conte si fida molto delle sue capacità di ‘rieducare’ certi profili. Detto questo, è forte, ha talento. Io approvo questo acquisto. Da quel che ho potuto vedere — video, articoli, statistiche — sembra davvero il rinforzo giusto, ha numeri molto interessanti, anche se non sembra il prototipo del “soldatino” tanto caro a Conte. Però il mister si fida del suo staff e delle sue capacità. Non tutti devono per forza essere dei soldatini. In una squadra ci vuole anche chi rompe un po’ gli schemi. Non è necessariamente un problema, se gestito bene.”
In chiusura: la convince l’acquisto di Sam Beukema in difesa?
“Sì, è un co-titolare. Parliamo di un giocatore che può alternarsi senza far calare il livello con Rrahmani e Buongiorno. Ed è proprio quello che mancava l’anno scorso. Perché gli infortuni e le squalifiche sono sempre in agguato, e con le coppe europee serve una rosa più profonda. Beukema dà garanzie. È costato, sì, ma è una certezza: non devi scoprirlo, sai già cosa ti può dare. Numericamente, il Napoli ha aggiunto un giocatore in più rispetto alla passata stagione, visto che Marianucci ha preso il posto di Rafa Marin, ma Beukema è quel famoso “+1” chiesto già a gennaio. E meno male che, in quella finestra di mercato, non si affondò il colpo per Comuzzo!”