Le Iene, parla l'arbitro Abbattista: "Mi dimetto per lo schifo che ho visto: non potevo parlare, pur avendolo richiesto. Rocchi? Si dimetta come me"

19.03.2024
23:48
Redazione

L'arbitro Abbattista ha parlato ai microfoni de Le Iene

Ultime calcio - In esclusiva ai microfoni di Filippo Roma l’arbitro di Serie A e B Eugenio Abbattista, lancia accuse sul mondo degli arbitri italiani. Il fischietto, che risulta essere l’unico arbitro della storia del calcio italiano a dimettersi spontaneamente a stagione in corso, ha parlato a “Le Iene”, in onda su Italia 1:

Abbattista si è dimesso, parla a Le Iene

"Mi sono dimesso per la sensazione di schifo che provavo. Ho richiesto più volte di poter parlare ma, pur avendolo richiesto, non mi è mai stato concesso. Non potevo parlare, esprimermi e tutto quello che ruota intorno a me. Risultava scomodo farmi parlare, il documento che mi permetteva di restare, che è stato prodotto, attestava che sia io che Calvarese e Giacomelli dovevamo smettere di arbitrare.

Morganti mi ha chiamato e mi disse che avrei smesso di arbitrare, tanto che avevo mollato anche negli allenamenti. Sono stato contento alla permanenza, ma ai ricorsi dei colleghi dismessi, ho capito che c'era qualcosa che non andava. Ho chiesto di essere ascoltato due volte, Morganti ha detto il vero, per me non era stata chiesta alcuna conferma.

Chi non denuncia alla dimostrazione dell'atto, difatto è complice. Era uno schifo, ho detto basta. La Procura andava, secondo me, della versione reale della cosa. E' stata una mossa politica che non ha a che fare niente con chi va in campo, ma legato alle elezioni. E' inamissibile che per poter parlare di questioni personali, deve avere permessi e versioni concordate.

Var? Immaginate un arbitro che va in campo con la pressione di un contratto annuale. Abbiamo bisogno di una figura di garanzia che verifica il comportamento di chi va in campo e chi valuta. Io non sono anonimo, ci metto la faccia e nessuno deve dirmi chi può o non può dire. E' vergognoso che un giornalista che fa il suo lavoro venga cacciato. Serve resettare, commissionamento per fare pulizia generale e far ripartire tutto. Serve riscrivere le regole dell'associazione con un organismo al di sopra delle parti.

Rocchi? Tutti avrebbero dovuto fare gesti forti, anche lui".

Eugenio Abbattista
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